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Pubblicate dall’Agenzia per il Terzo settore le“Linee guida sulla definizione di criteri e di modelli per la partecipazione del terzo settore alla determinazione delle politiche pubbliche a livello locale”.

Roma 14 dicembre 2011
L’Agenzia per il Terzo Settore ha presentato il documento sulle “Linee guida sulla definizione di criteri e di modelli per la partecipazione del terzo settore alla determinazione delle politiche pubbliche a livello locale”.

La presentazione è avvenuta alla Camera dei Deputati, alla presenza di numerosi parlamentari ed esponenti del mondo delle istituzioni e del terzo settore.

I lavoro sono stati introdotti da  Emanuele Rossi (Consigliere Agenzia per il terzo settore) ed hanno visto gli interventi di: Pierluigi Consorti (Università di Pisa); Lorenzo Guerini,, (sindaco di Lodi e Resp. Area  politiche sociali ANCI); Andrea Olivero (Portavoce Forum terzo settore); Lorena Rambaudi, (Assessore Politiche sociali Regione Liguria e Resp. Area politiche sociali Conferenza delle Regioni); Elena Vivaldi (Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa). Le conclusion sno state tratte dal Prof. Stefano Zamagni (Presidente dell’Agenzia per il terzo settore).

Il testo è rivolto alle amministrazioni locali che sempre più stanno sviluppando rapporti con il terzo settore, con l’intenzione di offrire linee guida che consentano un incremento di tali relazioni nel rispetto dei reciproci ruoli e compiti e facendo tesoro di quanto il terzo settore abbia sinora realizzato in termini di autonoma capacità di rappresentanza.

Il testo accorda un ruolo importante al Forum del Terzo Settore  nel guidare il tema della partecipazione e della rappresentanza dei cittadini e del terzo settore alla determinazione di politiche pubbliche a livello locale e per la sua esperienza ultradecennale maturata in questa direzione.

Riportiamo la traccia dell’intervento Andrea Olivero, Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore e alleghiamo il Documento presentato dall’Agenzia:
 
“In questa fase di grande trasformazione del Paese e di grave emergenza economica e sociale il tema della ‘partecipazione’, prima ancora che della ‘rappresentanza’ assume una funzione particolarmente rilevante. Il tema della partecipazione ha a che vedere con il nostro ruolo nella società e soprattutto con il modello di democrazia sociale che  deve affiancare e sostenere la politica.
 
Importante anche il tema della responsabilità che viene riconosciuta al terzo settore ed ai cittadini che possono sentirsi direttamente coinvolti e partecipi, con responsabilità. E questo è alla base della costruzione della seconda repubblica che auspichiamo.”
 
Il documento si può riassumere per punti:

Partecipare perché: l’Agenzia illustra le ragioni della partecipazione del terzo settore alla definizione delle politiche pubbliche, che trovano fondamento nella nostra Costituzione art. 2 e 118. Quindi a fronte della crisi della democrazia politica (nella forma del sistema rappresentativo elettorale classico) vengono proposte nuove forme di partecipazione per migliorare il rapporto tra Istituzioni e cittadini – rivitalizzando e educando alla democrazia, cercando così di dare un contributo per superare la crisi citata – secondi i principi guida della solidarietà, eguaglianza, sussidiarietà, trasparenza, responsabilità. 
Partecipare a cosa: a tutte le politiche pubbliche (il terzo settore quindi che non si occupa solamente di welfare).
Partecipare quando: un ruolo quello del terzo settore non solo consultivo e meramente formale, ma sostanziale e in tutte le fasi del processo decisionale, sin dall’inserimento del tema nell’agenda politica.
Partecipare come: l’Agenzia propone che venga costituita una unica sede di partecipazione (invece che diverse consulte tematiche o di settore). Segnala comunque che essa non esaurisce le funzioni di rappresentanza del terzo settore. Tali luoghi debbono essere non di formale consultazione ma di effettivo coinvolgimento nel processo deliberativo sino al monitoraggio e valutazione dei risultati.
Partecipare chi: L’Agenzia prova a delineare “regole per individuare i soggetti chiamati a rappresentare le varie espressione del terzo settore” (…) La via maestra da seguire …dovrebbe essere quella di riferirsi … là dove costituito, al forum del Terzo Settore …”. Laddove non costituito “si auspica una’azione sinergia tra amministrazioni locali e forum regionale nel promuovere i forum territoriali”.

 
Il testo chiama quindi direttamente in causa il Forum in tutte le sue articolazioni almeno nei ruoli di:
o designazione dei rappresentanti (avendo cura e attenzione nel coinvolgere e includere anche realtà qualificate anche se non aderenti ai Forum stessi)
o promozione di forum laddove non esistenti
o responsabilità e garanzia del buon funzionamento dei Forum che sono stati accreditati.
 
Infine il testo sottolinea il ruolo del terzo settore come promotore di spazi di partecipazione diffusa (essere quindi tra i motori che promuovono/sostengono la partecipazione dei cittadini tutti, anche quelli non associati, alla vita democratica del Paese).

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