#5 per mille #Comunicati stampa

5 PER MILLE 2010, SOTTRATTI 80 MILIONI DI EURO

 

Roma 21 dicembre 2012

 

Sono 463 i milioni di € che i contribuenti hanno assegnato al 5 per mille per l’anno 2010 (redditi del 2009), ma sono solamente 383 quelli che sono stati ripartiti alle associazioni. Mancano quindi all’appello 80 milioni di €.

 

Questo è quanto emerge dalla risposta che il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Vittorio Grilli, ha inoltrato al Forum del Terzo Settore in seguito alle ripetute richieste di chiarimenti circa l’effettivo ammontare delle erogazioni del 5 per mille del 2010 e delle modalità con cui questi fondi verranno distribuiti.

Nel maggio scorso era stato lanciato l’allarme da parte di alcuni organi di stampa, che dal totale della somma complessivamente raccolta in base alle scelte dei contribuenti, vi era una riduzione di circa il 17% nella erogazione a favore dei soggetti beneficiari.

Il Forum aveva sin da allora chiesto spiegazioni che sono arrivate, piuttosto contraddittorie, solo ora. La documentazione allegata alla risposta del Ministro Grilli, che riporta un carteggio tra la Ragioneria di Stato e l’Agenzia delle Entrate, è incoerente ed ambigua. Se da un lato l’Agenzia delle Entrate conferma la somma dei 463 milioni di euro che i contribuenti hanno destinato al 5 per mille, dall’altro ribadisce che l’effettiva disponibilità è di soli 383 milioni. D’altro canto la nota del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato invece segnala una disponibilità totale di risorse per 409,3 milioni di euro.

“Oltre ad un ritardo inaccettabile nei tempi di pagamento, si aggiungono risposte confuse che destano allarme  e preoccupazione tra i soggetti che hanno ricevuto o sono in attesa di ricevere l’erogazione del 5 per mille. Sappiamo bene quanto questo strumento sia di vitale importanza per il mondo degli enti non profit”

Lo Stato non ha alcun diritto o potere di trattenere o decurtare gli importi incassati – come ribadito anche dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 202 del 2007, essendo invece obbligato a trasferirli interamente ai soggetti indicati dal contribuente.

Se così fosse ci troveremmo di fronte ad una violazione gravissima delle leggi e del patto di fiducia tra Stato e cittadini. Ancora una volta, e in un momento così difficile per i cittadini e per le organizzazioni sociali, non si trova di meglio che andare a togliere risorse al terzo settore e alla sussidiarietà.”

Chiediamo risposte urgenti e definitive in merito alla reale distribuzione delle risorse del 5 per mille e porteremo avanti il nostro impegno perché uno strumento di sussidiarietà fiscale, così importante per le associazioni venga applicato come previsto dalla Legge.”

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Ufficio Stampa Forum Nazionale Terzo Settore
Anna Monterubbianesi
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