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Adiconsum – Cresce ad aprile la fiducia degli italiani, ma non sull’occupazione

Dati in crescitaCommento ai dati Istat: segno più di tutte le voci, stabili le attese sull’occupazione e sul risparmio futuro, in calo il risparmio attuale

28 aprile 2014

Tutti in aumento i dati relativi alle voci che compongono il clima di fiducia degli italiani, secondo le rilevazioni diffuse dall’Istat per il mese di aprile.

Ecco le voci e loro sono:

·         clima economico, clima personale, clima corrente e clima futuro: in aumento

·         giudizi e attese sulla situazione economica: in aumento

·         giudizi e attese sulla situazione economica della famiglia: in aumento

·         giudizi sul bilancio familiare: in aumento

·         opportunità all’acquisto di beni durevoli: in aumento

Invariate le voci relative alle attese sulla disoccupazione e sulle possibilità future di risparmio.

Unica voce in calo quella relativa all’opportunità attuale di risparmio.

A livello territoriale il clima di fiducia è aumentato in tutte le aree: Nord-ovest, Nord-est, Centro e Mezzogiorno.

Certo non si è in una fase di recupero pieno dell’economia – dichiara Pietro Giordano, Presidente nazionale di Adiconsum – in quanto pesa enormemente, e i dati Istat lo rilevano, la mancanza d fiducia nell’occupazione che, purtroppo, è segnata da migliaia di ore di cassa integrazione e da una disoccupazione per giovani e donne a due cifre. La vera emergenza oggi è il lavoro ed esso non si crea con le leggi Fornero – continua Giordano – ma solo continuando ad operare attraverso il taglio delle tasse sui lavoratori e pensionati e sulle aziende che investono in occupazione. Per avere fiducia da parte dei consumatori bisogna dare fiducia – conclude Giordano – invertendo il meccanismo che vedeva, e continua purtroppo a vedere, lo Stato come nemico e non come alleato nei momenti di crisi. Per fare ciò infine, ma non ultimo, è necessario  tagliare chirurgicamente, ma pesantemente gli sprechi della pubblica amministrazione, spesso dovuti a interessi politici e clientelari insopportabili, oltreché a corruzione diffusa come dimostrano le recenti vicende assurte alla cronaca nella maggioranza delle Regioni del Paese.”

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