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Incontro di Acri e Assifero in vista della seconda Giornata Europea delle Fondazioni

Nell’Unione Europea operano più di 110 mila fondazioni di pubblica utilità che, nel loro complesso, possiedono un patrimonio stimato in circa 350 miliardi di euroimpiegano poco meno di 1 milione di cittadini e ogni anno per le loro collettività spendono circa 83 miliardi. Molti sono gli elementi che le accomunano. A partire da questo è nata l’idea di istituire una Giornata che le celebri, proposta lo scorso anno daDafne (Donors and Foundations Networks in Europe), che riunisce le associazioni di fondazioni del continente.

Il prossimo 1 ottobre sarà celebrata la seconda Giornata Europea delle Fondazioni e per l’occasione, lo scorso 3 luglio Acri, L’Associazione di Fondazioni e di casse di risparmio, e Assifero, che riunisce altre fondazioni ed enti di erogazione, hanno organizzato una tavola rotonda dal titolo “Welfare di comunità: il ruolo delle Fondazioni” con l’obiettivo di raccogliere spunti di riflessione sul tema.

Nell’incontro che si è tenuto nella sede dell’Acri, in via del Corso a Roma, insieme a Giuseppe Guzzetti(presidente Acri) e Felice Scalvini (presidente Assifero), sono intervenuti: Pietro Barbieri, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, Giovanni Camilleri, coordinatore del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Locale (Pnud), Francesco Paolo Fulci, presidente della Ferrero Spa e Marco Filippeschi, componente del Consiglio Nazionale dell’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani.

Tra gli elementi che sono stati al centro del dibattito e che saranno alla base della Giornata Europea delle Fondazioni è lo statuto europeo delle fondazioni, la cui approvazione è in dirittura d’arrivo e per la cui definizione e istituzionalizzazione stanno lavorando anche Acri, Assifero e le fondazioni ad esse associate lavorano da anni, insieme a organi di rappresentanza internazionali quali Efc-European Foundation Centre e Dafne.
Uno statuto della Fondazione Europea (FE) – dicono i promotori – consentirebbe di eliminare i costi eccessivi e gli ostacoli per la creazione di fondazioni transnazionali, definendo al contempo le condizioni per uniformare le regole nazionali in termini di dotazione patrimoniale, trasparenza e obblighi di rendicontazione. Esattamente un anno fa, il 2 luglio 2013, il Parlamento europeo ha approvato la risoluzione sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo a questo statuto, – dicono – ma per completare il percorso bisogna ora che si attivi il Governo dell’Unione. Alla guida del Governo dell’Europa oggi c’è l’Italia e presidente è Matteo Renzi che, insieme al Governo italiano, sta dando segnali di grande attenzione a tutto il mondo del non profit e della sussidiarietà in generale. L’auspicio – concludono – è che in questo semestre di Presidenza italiana lo statuto della Fondazione Europea possa essere varato“.

Portare l’attenzione sul ruolo delle fondazioni in Europa celebrando una Giornata ad esse dedicata – ha detto il presidente dell’Acri, Giuseppe Guzzetti – vuol dire non solo avere l’occasione per raccontare quanto grazie alle attività di ciascuna Fondazione si può realizzare in una comunità, ma portare l’attenzione proprio su ogni comunità: su quanto la Fondazione e la sua realtà di appartenenza fanno e sempre più possono, e dovrebbero, fare insieme. Parlo di tutti i soggetti che operano sul territorio: organizzazioni del Volontariato e del Terzo settore, enti locali, altri corpi intermedi della società come gli ordini professionali e le organizzazioni di rappresentanza collettiva, ma anche le imprese profit, che ormai cominciano ad essere sempre più attive nel sociale, per costruire tutti insieme un vero e proprio welfare di comunità, capace di rispondere in maniera efficiente ed efficace alle sfide del cambiamento. – ha detto ancora Guzzetti – Poiché siamo convinti che la risposta alla crisi del nostro welfare non potrà che essere collettiva, in ambito Acri abbiamo elaborato linee guida utili alle nostre Associate per operare sempre più in termini di attivazione di reti. Di base – ha concluso – c’è l’idea che nel campo dell’assistenza sociale si possono sviluppare forme innovative di intervento proprio se si fa leva sul coinvolgimento di una pluralità di soggetti, ma anche sulla percorribilità di più soluzioni, complementari e sinergiche, in cui sostenibilità, equità, accesso e responsabilità si articolino in formati nuovi e trovino un baricentro essenziale proprio nel territorio e nella comunità, comunque definita“.

Per il presidente di Assifero, Felice Scalvini, “gli enti e le fondazioni che in modo organizzato operano ogni giorno per il bene comune – l’infrastruttura sociale che possiamo definire “Filantropia istituzionale” – sono, in questo momento storico di crisi dei sistemi di welfare e di protezione sociale pubblici, in grado di apportare valore e risorse – non meramente finanziarie – alla costruzione di una rete di sostegno alle comunità e ai territori. Il cosiddetto Terzo settore – ha detto Scalvini – ha ormai raggiunto un livello di maturazione, di conoscenza dei bisogni e di capacità operativa trasversale imprescindibili, a cui il settore pubblico dovrebbe guardare con sempre maggior favore non solo nel momento in cui è a caccia di risorse monetarie. Grande apprezzamento dunque per una Giornata Europea delle Fondazioni che avvicina e fa conoscere di più il ruolo e il valore delle fondazioni all’opinione pubblica“.

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