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Unicef: il 52% dei migranti e rifugiati che arrivano in Europa sono donne e bambini, ancora più a rischio con l’arrivo dell’inverno

UNIcef1999951 dicembre 2015 – Imprevedibili restrizioni alle frontiere e le intemperie, stanno aggravando le difficoltà e le sfide per i bambini e le donne rifugiate e migranti, che ora rappresentano più della metà di tutti gli arrivi via mare.

Dall’inizio del 2015 fino a novembre, più di 876.000 persone sono arrivate attraverso il Mediterraneo sulle coste europee. La percentuale di donne e bambini è continuata ad aumentare a partire dall’estate. Nel mese di giugno, le donne e i bambini rappresentavano il 27%; nel mese di novembre era salita al 52%. Soltanto nell’ottobre 2015, nel Mediterraneo orientale, sono morti almeno 90 bambini; 1 su 5 aveva meno di due anni.

Per ridurre al minimo i rischi di ulteriori sofferenze, l’UNICEF sta lanciando un piano di preparazione all’inverno e piani di emergenza per adattarsi ad una situazione in rapida evoluzione.
“Finora, l’inverno in Europa è stato relativamente mite, ma sta cambiando. La nostra più grande preoccupazione ora è che il clima invernale e le imprevedibili restrizioni alle frontiere lasceranno migliaia di bambini in un limbo, a rischio di influenze e malattie respiratorie”, ha dichiarato Marie-Pierre Poirier, Coordinatore speciale UNICEF per la crisi dei Rifugiati e dei Migranti in Europa. “Ma vestiti caldi, sciarpe e calzini da bambino non sono sufficienti. I bambini migranti e rifugiati hanno vissuto  la guerra, la privazione e il disagio; ora hanno bisogno di stabilità, protezione e sostegno”.
L’UNICEF ha già iniziato a distribuire vestiti invernali, calzature per bambini, coperte, kit per l’igiene e attrezzature per riscaldare e mettere al ripario dalle intemperie tutti gli spazi a misura di bambino sostenuti dall’UNICEF nei paesi con il più alto numero di bambini migranti: Croazia, l’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, la Serbia e, ben presto, la Slovenia e la Grecia.
Nell’ambito delle attività di risposto all’inverno, l’UNICEF ha fatto piani di emergenza per rispondere alle esigenze in continua evoluzione dei bambini e delle donne e degli improvvisi cambiamenti  nelle rotte migratorie – in Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Montenegro e Romania, così come in Kosovo (UNSCR 1244).
L’UNICEF sta lavorando con l’UNHCR e la Croce Rossa per far diventare gli esistenti spazi a misura di bambino e i centri per madri e bambini degli Hub di sostegno per i bambini e le famiglie, per assistere e proteggere i bambini e che se ne prende cura attraverso una serie di misure quali l’assistenza legale e la ricerca dei legami familiari.

Nell’ambito della Campagna “Bambini in pericolo-Non è un viaggio. E’ una fuga” l’UNICEF Italia ha lanciato la petizione “Indignamoci!” per i diritti dei bambini migranti e rifugiati. E’ possibile è possibile aderire on-line  www.unicef.it/indigniamoci.

Sostieni la campagna UNICEF “Non è un viaggio. E’ una fuga. AIUTA I BAMBINI IN PERICOLO” con donazioni su www.unicef.it/bambininpericolo

E’ possibile donare  anche tramite:

– bollettino di c/c postale numero 745.000, intestato a UNICEF Italia,

– telefonando al Numero Verde UNICEF 800 745 000

–  bonifico bancario sul conto corrente intestato a UNICEF Italia su Banca Popolare Etica: IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051.

Per maggiori informazioni: Ufficio Stampa UNICEF Italia: tel.: 06 47809233 – 346; cell.: 335/7275877 e 334/1196798; e-mail: press@unicef.it; Sito-web: www.unicef.it

Portavoce: tel.:342/8096397; e-mail: portavoce@unicef.it

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