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Telefonia: addio al roaming, ma “attenzione alle finte offerte”

Dal 15 giugno in Europa saranno aboliti i costi di roaming per le chiamate, per inviare sms e per navigare su Internet. Ma gli utenti, avverte Movimento Consumatori, potrebbero aderire a offerte che, in realtà, non sono così convenienti come sembrano.

 

“L’abbattimento dei costi del roaming elimina il rischio di ricevere addebiti extra durante il soggiorno all’estero – spiega Francesca Ferrarese, responsabile settore telefonia di MC; va però evidenziato che alcuni operatori telefonici (i principali sul mercato) hanno iniziato a proporre offerte per chiamare e navigare in rete in Europa che potrebbero in apparenza risultare più convenienti rispetto ai piani tariffari degli utenti, sia in termini di costi sia di servizi offerti. Ma attenzione: seppure vantaggiose queste tariffe potrebbero essere specchietti per le allodole, visto che molti operatori propongono l’adesione, guarda caso, solo entro questo mese, “giocando” sul fatto che ancora molte persone probabilmente non sanno che il roaming è stato abolito. Gli utenti quindi si troverebbero ad aderire a offerte che, in realtà, non sono così convenienti”.

Movimento Consumatori ricorda inoltre che il piano tariffario nazionale verrà applicato quando si viaggia in Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Ungheria. Inoltre, i legislatori europei hanno firmato accordi individuali con alcuni Paesi al di fuori dell’Unione e cioè: Islanda, Liechtenstein e Norvegia. Nonostante la Brexit, gli utenti pagheranno come a casa anche quando si troveranno nel Regno Unito. In quest’ultimo caso però, l’abbattimento dei costi può non essere definitivo: molto dipenderà dai negoziati per l’uscita definitiva del Paese, sui quale non ci sono tempi e modalità certi. Ma se si è programmata una vacanza a Londra, almeno per quest’estate, si può stare tranquilli.

Il 15 giugno gli utenti dovrebbero ricevere un messaggio che li avviserà della fine degli extra-costi e anche se ci saranno modifiche al loro piano tariffario. I consumatori dovranno essere informati di eventuali rimodulazioni delle opzioni addizionali sottoscritte per viaggiare all’estero. Su questo punto è utile una precisazione: queste opzioni potranno essere utili se si frequentano Paesi come gli Stati Uniti, ma diventeranno inutili per l’Unione europea. Quindi, si deve valutare con attenzione se mantenerle attive.

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