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Istat: fiducia dei consumatori in calo, famiglie in difficoltà. Servono interventi urgenti

Istat: fiducia dei consumatori in calo, famiglie in difficoltà. Servono interventi urgenti per contrastare disuguaglianze e rilanciare il potere d’acquisto.

27 giugno 2025 – I dati diffusi oggi dall’Istat sulla fiducia dei consumatori confermano, purtroppo, una tendenza che denunciamo da tempo: le condizioni delle famiglie sono sempre più precarie.

Tagli, rinunce e crescente disagio ne sono la dimostrazione: l’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori rileva dati che continuano ad essere allarmanti, con una riduzione del consumo di carne e pesce (-16,9% e un contestuale spostamento anche verso il consumo di tagli e qualità meno costosi e meno pregiati); un incremento della tendenza a ricercare offerte, sconti, acquisti di prodotti prossimi alla scadenza (abitudine adottata dal 51% dei cittadini); un aumento della spesa presso i discount (+12,1%).

A questo si aggiungono i dati recentemente diffusi dalla Caritas, che rivelano come il 23,5% dei loro assistiti risultano in condizioni di povertà pur lavorando.

Una vera e propria emergenza, di fronte alla quale risulta assordante il silenzio del Governo sulla crescente sofferenza economica delle famiglie e sulla preoccupante crescita delle disuguaglianze.

Per questo è sempre più urgente avviare alcuni interventi immediati che aiuterebbero le famiglie, sostenendone il potere di acquisto e l’intero sistema economico, rilanciando la domanda interna:

  • La rimodulazione dell’Iva sui generi di largo consumo (che consentirebbe un risparmio di oltre 516 euro annui a famiglia);
  • La creazione di un Fondo di contrasto alla povertà energetica e una determinata azione di contrasto alla povertà alimentare;
  • La promessa riforma e degli oneri di sistema su beni energetici (eliminando voci obsolete e spostandone altre sulla fiscalità generale)
  • Lo stanziamento di risorse adeguate per la sanità pubblica;
  • Una riforma fiscale equa, davvero tesa a sostenere i redditi medio-bassi.

Non è più il tempo degli annunci, tantomeno del silenzio: è necessario agire, con decisione e responsabilità, mettendo al centro i cittadini e intervenendo per ristabilire giustizia sociale, soprattutto in una fase di profonda incertezza come quella che stiamo attraversando sul piano internazionale.

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