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Volontariato: l’intervento del Forum Terzo Settore a Palermo il 6 dicembre

Di seguito pubblichiamo l’intervento pronunciato da Niccolò Mancini, in rappresentanza di una delegazione del Forum Nazionale del Terzo Settore, in occasione dell’incontro con il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Palermo, il 6 dicembre 2025. 

Signor Presidente della Repubblica,

La ringrazio per questo incontro, che per il Forum del Terzo Settore e in particolare per il Volontariato italiano, celebrato appunto ieri nella Giornata Internazionale con il motto Every Contribution Matters — Ogni contributo conta – rappresenta un momento di grande valore istituzionale e civile.

Ventisei anni fa, il 3 dicembre del 1999, in occasione degli Stati Generali del Terzo Settore, Lei descrisse con lucidità e lungimiranza il nostro mondo come un crocevia fra pubblico e privato, tra interessi economici e pulsioni etiche, tra tradizioni sociali diverse e un crescente bisogno di partecipazione democratica. È una definizione che conserva oggi intatta la sua forza.

Le trasformazioni del Paese hanno reso ancora più evidente come il Terzo Settore, e in particolare l’azione volontaria che si esprime nelle sue organizzazioni, sia un’infrastruttura sociale indispensabile. Di fronte a disuguaglianze crescenti, all’isolamento dei più fragili, allo spopolamento demografico e sociale di ampie aree del Sud e delle zone interne, alla solitudine dei giovani e degli anziani, è evidente quanto sia decisiva la rete di responsabilità civica, prossimità e spirito comunitario che ogni giorno milioni di volontari che operano in migliaia di Enti del Terzo Settore mettono in campo. In questo senso il volontariato, l’impegno volontario, rappresenta la peculiarità e la cifra distintiva del Terzo settore del nostro Paese.

Lei, Presidente, ricordava come la forza del Terzo Settore risieda nella capacità di unire gratuità e competenza, dono e professionalità. Elementi che oggi costituiscono uno dei volti più avanzati dell’economia civile, e il volontariato ne è la testimonianza più chiara.

Quella intuizione di allora ha anticipato ciò che oggi vediamo con chiarezza: un sistema capace di generare valore sociale ed economico, di rafforzare la partecipazione dei cittadini, di contribuire alla coesione sociale e di creare lavoro (soprattutto giovanile e femminile). Un sistema che svolge funzioni pubbliche senza perdere la propria natura di iniziativa privata orientata al bene comune. Il Terzo settore è un laboratorio di democrazia partecipativa: mobilita persone di tutte le età alla cittadinanza attiva, alla cura della comunità e alla difesa dei diritti fondamentali. Lo vediamo anche nelle esperienze di amministrazione condivisa, nel contributo alla riforma e implementazione del welfare, nel servizio civile, nelle pratiche di solidarietà.

È quello che accade quando un’associazione accoglie chi resta ai margini, quando una cooperativa sociale crea lavoro dove non c’era, quando una rete di cittadini si attiva per proteggere un bene comune o sostiene chi è solo, quando un ETS si impegna per l’accoglienza e l’integrazione di chi fugge da guerre, fame e povertà, alla ricerca di riparo, dignità e speranza nel nostro Paese, quando quelle stesse organizzazioni portano soccorso ed assistenza sanitaria quotidiana sui territori o intervengono nelle emergenze di protezione civile.

Il Forum Nazionale del Terzo Settore, con le sue 100 organizzazioni socie, con i Forum regionali e territoriali e gli oltre 120.000 enti che ne costituiscono il capitale sociale è oggi l’organizzazione maggiormente rappresentativa del Terzo Settore del nostro paese, e opera per promuovere una società aperta, solidale ed inclusiva, contribuendo a concretizzare l’articolo 3 della nostra Costituzione.

Oggi desideriamo ribadire e rinnovare il nostro impegno e il nostro senso di responsabilità. Viviamo un tempo complesso, che richiede nuove forme di alleanza tra Stato, territori e società civile: alleanze che rafforzino le istituzioni grazie al contributo di competenze sociali ed energie diffuse.

Per questo il Forum guarda ancora con particolare attenzione ai temi che Lei indicò come cruciali già nel 1999:
rafforzare il quadro normativo,
promuovere un welfare di prossimità,
consolidare il servizio civile,
– riconoscere le competenze come strumento di equità sociale,
sostenere e promuovere l’economia sociale.

Presidente,

La Repubblica trova forza quando ogni cittadino si riconosce parte della comunità. Il Terzo Settore, nel suo lavoro quotidiano spesso silenzioso, contribuisce proprio a questo: un Paese più giusto, più coeso, più capace di prendersi cura degli ultimi, più attento ai territori dimenticati e alle nuove generazioni. “Il Terzo Settore ricuce, giorno dopo giorno, le fratture della nostra società” come Lei ebbe a dire nel suo messaggio di fine anno del 2018.

La ringraziamo per la Sua costante vicinanza, per l’attenzione che sempre dedica al nostro mondo e per le parole con cui, nel corso degli anni, ne ha riconosciuto il valore costituzionale.

Le confermiamo che continueremo a fare la nostra parte, in quello spirito di responsabilità, servizio e umanità che Lei ha sempre indicato come fondamento della nostra democrazia.

Grazie, Signor Presidente.

 

La delegazione del Forum del Terzo Settore è composta da: Niccolò Mancini (Anpas); Maria Elena Rocha (Anolf); Oscar Bianchi (Avis); Tommaso Castronovo (Legambiente); Ferdinando Siringo (MoVi); Tiziano Pesce (Uisp); Francesca Coleti (Arci); Maria Scavuzzo (Unpli).

 

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