FISH: “È tempo di azioni concrete. L’inclusione non aspetta: mettere al centro i diritti e l’autonomia”
03 Dicembre 2025
Foto © Maria Barbara Del Monte – progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano”
In occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, la FISH (Federazione Italiana per i diritti delle persone con disabilità e famiglie) rinnova il suo appello alle Istituzioni e alla società civile: è urgente trasformare le dichiarazioni di intenti in azioni legislative e amministrative concrete, capaci di garantire piena inclusione, dignità e autodeterminazione a tutti i cittadini con disabilità.
La Giornata del 3 dicembre, istituita dalle Nazioni Unite, non deve essere una mera celebrazione, ma un momento cruciale di verifica sull’effettivo stato di attuazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità in Italia.
Vincenzo Falabella, presidente della FISH, dichiara:
“Oggi, Giornata internazionale delle persone con disabilità, non rappresenta una semplice ricorrenza nel calendario istituzionale, ma un appuntamento che invita l’intero Paese a riflettere sulla solidità della propria democrazia e sul livello effettivo di tutela dei diritti fondamentali, riconoscendo quanto sia ancora necessario trasformare principi e norme in realtà quotidiana per milioni di cittadini e famiglie”.
Nonostante i significativi progressi compiuti in Italia, in termini di evoluzione legislativa, maturazione della sensibilità collettiva e potenziamento dei servizi, la strada verso la piena inclusione è ancora incompiuta. Persistono infatti barriere, sia culturali che burocratiche, che ostacolano la partecipazione effettiva delle persone con disabilità nella sfera scolastica, professionale e sociale. Il supporto fornito alle famiglie, inoltre, spesso costrette a sostenere un onere gravoso, risulta tuttora insufficiente.
La FISH invita, quindi, la politica, gli enti locali, il settore privato e tutti i cittadini a incrementare gli sforzi per costruire un Paese in cui la disabilità sia considerata non un problema da risolvere, ma una dimensione della diversità umana che arricchisce l’intera collettività. Perché una società è solida solo quando garantisce pari opportunità a tutti i suoi cittadini.
Roma, 3 dicembre 2025















