#Comunicati stampa

LETTERA APERTA A BERLUSCONI: “DECRETO OMNIBUS”, L’ITALIA TRASFORMATA IN UNA GRANDIOSA LAS VEGAS?

Roma, 18 luglio 2002. Sull’annunciata diffusione delle slot machines in Italia – prevista nel “Decreto Omnibus” – Edo Patriarca e Giampiero Rasimelli – portavoce del Forum Permanente del Terzo Settore – hanno inviato oggi una lettera aperta al Presidente del Consiglio On. Silvio Berlusconi, esprimendo contrarietà e timori. Di seguito il testo della missiva. Gentile Presidente, Nel DPEF licenziato dal suo Governo si intendono “promuovere politiche di prevenzione in grado di contrastare la crescente diffusione del disagio giovanile attraverso azioni mirate che sostengano il processo di crescita dello sviluppo della personalità e dell’identità dei ragazzi e contribuiscano a creare nei giovani consapevolezza, autonomia, capacità decisionale e progettualità, in grado di garantire una libera costruzione del loro futuro, di uomini e cittadini”. Parole apprezzate, gentile Presidente, ma lontane mille miglia dalla proposta della Sua maggioranza di incrementare il gioco d’azzardo con la diffusione delle slot machines in tutti i bar e ritrovi che, Lei sa, sono di solito frequentati da giovani. E’questa la politica di prevenzione a cui fa riferimento il DPEF? E’questo il modo di raschiare il barile per recuperare risorse economiche sulla pelle dei giovani e delle famiglie? Non Le pare che in tal modo si rischino di trasformare i luoghi di ritrovo, dell’incontro, della socialità in sale gioco? Non Le pare che in questo modo si faccia una cattiva educazione dell’uso del denaro, che si possano provocare all’interno delle famiglie indebitamenti e che aumenti il rischio che l’usura – già diffusa nel nostro Paese – possa inquinare la vita di centinaia di migliaia di famiglie? Anche con le precedenti legislature avevamo espresso più volte dubbi e perplessità sulla proliferazione di sale Bingo, sul moltiplicarsi di vincite televisive in denaro, di giochi collegati ad eventi sportivi, di lotterie, di Gratta e Vinci. Dubbi e perplessità che ora sono una netta e determinata contrarietà. Questo è un tema che tocca profondamente le nostre coscienze e la nostra visione della società. Anche su queste cose si gioca il futuro di una generazione e di un Paese. Le chiediamo l’immediato ritiro dell’emendamento e ci appelliamo ai singoli Parlamentari di maggioranza e di opposizione affinché mettano in atto tutto ciò che è nelle loro responsabilità per evitare una così brutta pagina nella storia politica del nostro Paese. Com stampa 30/02

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