federconsumatori – Legge di STABILITA’: IL NUOVO AUMENTO DELL’IVA E’ UN’OPERAZIONE SUICIDA PER IL PAESE. AUMENTI DI OLTRE 136 EURO A FAMIGLIA.
10 Ottobre 2012
“E’ semplicemente vergognoso che, ancora una volta, il Governo si appresti a far quadrare i conti economici a spese dei cittadini.” – dichiarano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti.
Basta citare qualche dato per comprendere che l’ulteriore aumento dell’IVA dal 10 all’11% e dal 21 al 22% è un’operazione suicida per l’economia del nostro Paese.
I consumi ed il potere di acquisto delle famiglie sono in caduta libera.
I numeri relativi all’andamento di tali voci sono a dir poco impressionanti: secondo le rilevazioni dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori i consumi nel 2012 registreranno una contrazione del -5%, la diminuzione del potere di acquisto, invece, raggiungerà quota -13,2% dal 2008 ad oggi.
Sul bilancio di una famiglia media questo si traduce in una minore spesa per i consumi pari a 1.480 Euro nel 2012 (pari complessivamente ad una contrazione del mercato di 35,5 miliardi di Euro).
Per dare un’idea, tale contrazione dei consumi equivale alla rinuncia di ben 114 giorni (oltre 3 mesi) di spesa alimentare di una famiglia media.
In questa situazione spaventosa, bisognava eliminare anche l’ipotesi di un aumento dell’IVA. Parlare di dimezzamento è una presa in giro: si tratta di un aumento a tutti gli effetti, che porterà alla rovina le famiglie e l’intera economia.
Le ricadute saranno di oltre 136 Euro annui a famiglia.
Per non parlare delle gravi ripercussioni che l’aumento dell’IVA avrà sui prezzi dei carburanti e, per riflesso sui costi di tutti i beni ed i servizi.
L’ulteriore caduta dei consumi e del potere di acquisto segnata da tale operazione trascinerà ancora più giù la produzione industriale, facendo crescere disoccupazione e cassa integrazione.
Al posto di intervenire per spezzare questo pericoloso circolo vizioso, il Governo ha scelto ancora una volta la strada sbagliata: gravando sui bilanci delle famiglie e costringendole ad abbassare nuovamente i propri standard di vita (ormai ridotti alla semplice sopravvivenza).
È vitale che questo ulteriore aumento sia eliminato e che siano cancellati i nuovi tagli alla sanità: bisogna di operare con maggiore equità, agendo su sprechi e lotta all’evasione fiscale, disponendo una maggiore tassazione per gli alti redditi e, se necessario, ricorrendo alla vendita di parte delle riserve auree per finanziare la ripresa economica.
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