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LAVORO: 30 MILIONI IN PIÙ AL FONDO PER L’INSERIMENTO DEI DISABILI

26 luglio 2013

Fonte: www.agenzia.redattoresociale.it

La proposta in un emendamento governativo al decreto lavoro-Iva. Prevede un incremento di 10 milioni nel 2013 e 20 nel 2014. Il Pd:‘’Governo ha accolto nostra proposta’’. Bene per Confcooperative, che però ribadisce:‘’No all’aumento dell’Iva’’

ROMA – Il fondo per il diritto al lavoro dei disabili potrebbe essere incrementato: è quanto prevede uno degli emendamenti presentati dal governo al decreto lavoro – Iva (dl 76/2013), la cui discussione riprenderà in Senato lunedì prossimo. Circa 190 le proposte di modifica complessive, incluse quelle dell’esecutivo. Quella che riguarda i lavoratori disabili, in particolare, prevede l’incremento del fondo di 10 milioni di euro nel 2013 e 20 milioni nel 2014

Soddisfatta la senatrice del Pd Nicoletta Favero, componente della Commissione lavoro, che spiega: “Sulla disabilità avevamo presentato specifici emendamenti al decreto lavoro, che l’esecutivo ha sostanzialmente accolto incrementando il fondo per la disabilità di 30 milioni in due anni. Inoltre, abbiamo impegnato il governo a rimuovere gli ostacoli che impediscono il rispetto della quota di assunzione dei disabili nelle Pubbliche amministrazioni”. Il riferimento è, in questo caso, al parere del Dipartimento della Funzione pubblica del maggio scorso, che sollevava le amministrazioni dagli obblighi assunzionali in caso di eccedenze di organico. A tal proposito, “un ordine del giorno a mia prima firma, accolto dal governo in Commissione Lavoro, impegna l’esecutivo a superare questo parere, a garantire la piena attuazione della legge 69/99 e a prevedere misure mirate a promuovere l’incremento dell’occupazione stabile delle categorie protette”.

Soddisfazione per l’emendamento governativo è espressa anche da Giuseppe Guerini, presidente di Federsolidarietà Confcooperative e portavoce dell’Alleanza delle cooperative sociali: “È positivo l’incremento del fondo per il diritto al lavoro dei disabili – commenta – Bisogna dare opportunità concrete e garantire il diritto al lavoro In Italia c’è ancora molto da fare: infatti sono 644 mila i disabili iscritti al collocamento obbligatorio, secondo l’ultima relazione sul diritto al lavoro prevista dalla legge 68 del 1999. Sono circa 20 mila i disabili che lavorano – conclude Guerini – e sono al contempo soci delle cooperative sociali di inserimento lavorativo aderenti all’Alleanza delle Cooperative Sociali  (costituita da Federsolidarietà – Confcooperative, Legacoopsociali e Agci Solidarietà) che hanno una capacità di inserimento lavorativo 25 volte superiore alle altre imprese e agli enti pubblici”. Guerini ribadisce però gravi riserve vero l’aumento dell’Iva: “È paradossale che una mano dia e l’altra tolga: da un lato si potenziano, giustamente, le risorse per garantire il diritto al lavoro dei disabili, ma dall’altra il governo Letta deve porre rimedio a una misura scriteriata ereditata dal governo Monti che fissa, a partire da gennaio 2014, l’aumento dell’Iva dal 4 al 10% a carico dei disabili per i servizi socio sanitari di cui hanno assoluta necessità. Una misura – conclude Guerini – che, se non dovesse essere abrogata, comporterà come minimo la riduzione del 6% dei servizi: lascerà senza servizi 500 mila persone e senza lavoro oltre 40 mila”. 

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