#Disabilità e non-autosufficienza #Ricerche

Rapporto Non Autosufficienza 2013

E’ uscito il Rapporto sulla non autosufficienza 2012-2013.

L’assistenza agli anziani non autosufficienti e le strategie delle Regioni per rispondere alla crisi sono al centro delle 188 pagine del testo, intitolato “L’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia – Crisi e ripartenze”.

Ecco in sintesi alcuni dati forniti dal Rapporto e dagli approfondimenti di Lombardia SocialeQuotidiano Sanità.

Assistenza domiciliare

Tra 2005 e 2011 è cresciuta la disponibilità di servizi domiciliari (SAD- servizio di assistenza domiciliare-, ADI- assistenza domiciliare integrata-). Il tasso di copertura medio della popolazione ultra 65enne è passato dal 2,9% del 2005 al 4,1% del 2010, con una media di 20 ore di assistenza l’anno per utente. Sono 10 in Veneto, 4 in Friuli Venezia Giulia. In Molise, Basilicata, Puglia e Sardegna siamo tra 43 e 75 ore di media, ma con meno beneficiari. In Lombardia la crescita è inferiore alla media nazionale. In Friuli Venezia Giulia e Molise è diminuita. In Emilia-Romagna il maggiore aumento percentuale.

Servizi residenziali

Nelle regioni del Nord gli anziani ospiti di strutture residenziali sono tra il 3% e il 4% del totale. Al Sud molto meno: Calabria e Campania sono all’1%. Tra 2009 e 2010 i non autosufficienti in strutture residenziali sono diminuiti dello 0,5%

Requisiti strutturali, standard di personale

Il Rapporto evidenzia che nei requisiti strutturali per le strutture residenziali si registra in tutta Italia omogeneità, mentre per gli standard di personale  e di qualità c’è grande difformità tra normative regionali, e quindi non sarebbe possibile un vero confronto tra gli esiti di salute, qualità di vita  e benessere degli ospiti delle strutture residenziali.

Differenze tra le regioni

Non esiste un modello nazionale di sostegno alla non autosufficienza, ma differenti modelli regionali.

Il Rapporto ne individua alcuni.

Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta: residenzialità avanzata, con sviluppo delle soluzioni residenziali e dall’offerta comunale di  servizi socio-assistenziali

Emilia-Romagna e Friuli Venezia Giulia: elevata intensità assistenziale domiciliare

Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna: “cash-for-care” (soldi in cambio di assistenza): tanti beneficiari di indennità di accompagnamento, pochi ospiti di strutture residenziali

Umbria: tanti beneficiari dell’indennità di accompagnamento tra gli ultra 65enni (19,5%), tanti con ADI, pochi in servizi residenziali e Sadun repentino incremento negli ultimi due anni degli utenti in ADI (7,7%) e una bassa offerta sia di servizi residenziali che di SAD (0,6% e 0,3%).

Abruzzo, Basilicata, Lazio, Marche, Molise: diffusione media di ADI e SAD, orientamento verso cash-for-care

Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto: diffusione media di ADI e SAD, orientamento verso residenzialità

Il Rapporto è a cura del Network Non Autosufficienza, è promosso dall’Irccs- Incra, e pubblicato da Maggioli.

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