#Lavoro #Associati

MCL – “Lavoro, le riforme non dovrebbero essere gestite con i referendum”

Comunicato stampa

 

Roma, 11 gennaio 2017 – “Per principio sono contrario a che i problemi che riguardano il mondo del lavoro e le riforme del mercato del lavoro vengano gestiti con i referendum: in realtà sono convinto, invece, che questi temi vadano rimandati a un confronto con le parti sociali anziché affidarli allo strumento referendario”. È quanto afferma Carlo Costalli, presidente del Movimento Cristiano Lavoratori (MCL), commentando la sentenza della Corte Costituzionale sull’ammissibilità dei quesiti referendari presentati dalla Cgil.

Per quanto riguarda i “voucher”, Costalli sostiene che “sono stati una bella invenzione, poi si è allargato il loro utilizzo in modo indiscriminato. Per questo necessitano di una revisione e di una correzione che, auspico, venga fatta in Parlamento”.

“Quanto al ‘Jobs act’ – ha aggiunto il presidente del MCL – il mio giudizio complessivamente non è mai stato eccezionale. Per questo speriamo che nei prossimi mesi si facciano alcuni correttivi anche su questo provvedimento, riaprendo il dibattito e il confronto con le parti sociali”.

La Consulta ha dichiarato invece ammissibile il referendum sull’“abrogazione delle disposizioni sul lavoro accessorio (voucher)”. Secondo Costalli, “bisogna fare pressione, in tutti i modi, perché vengano apportati quanto prima i correttivi indispensabili per evitare il referendum, visto che ci sono ancora i tempi tecnici”. “Il sistema dei voucher va riformato, e le ragioni sono sotto gli occhi di tutti. Ma riformare non vuol dire abolirli – ha concluso il Presidente del MCL – perché per alcune categorie e per alcuni periodi limitati sono un’intuizione giusta”.

 

Collaborazioni

acri
anci
caritas
finanza sostenibile
fondazione triulza
istat
minstero del lavoro
Next
Social economy
welforum

Media partnership

Vita
Dire
redattore sociale
buone notizie