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Riforma Terzo Settore, il Mo.VI: “non si cancellano 40 anni di cammino”

Feet and two arrows painted on an asphalt road

Comunicato stampa

 

In questi giorni, avvicinandosi la scadenza della delega al Governo per la riforma della normativa del Terzo settore (2 luglio 2017), sono state presentate le bozze di alcuni importanti decreti che vanno a disegnare il cuore delle nuove leggi, tra queste il “testo unico del Terzo settore”, che modifica in modo significativo il Codice Civile, e la riforma delle normative fiscali.

Ci è stato chiesto nel giro di pochi giorni di esprimere un parere sulle bozze, ma riteniamo impossibile esaminare in un tempo così breve testi corposi che affrontano questioni complesse e che modificano e stravolgono le normative che regolano il nostro mondo.

Siamo preoccupati in particolare del rischio di arretramento sul fronte delle conquiste del Volontariato, del suo riconoscimento come agente di democrazia e partecipazione e come forza generatrice di ogni altra forma del Terzo Settore.

Contestiamo una riforma che sembra voler regolare appalti e servizi confondendoli con il volontariato e la cittadinanza attiva.

Non possiamo accettare che si butti via in pochi giorni quanto costruito in 40 anni di cammino e di impegno!

Chiediamo al Parlamento ed al Governo di prevedere i tempi necessari per i dovuti passaggi e chiarimenti, al fine di evitare che una riforma così delicata e importante fallisca dopo aver creato tante aspettative.
Chiediamo di poter verificare le ricadute di cambiamenti anche radicali che rischiano di creare molto più scompiglio che beneficio nel sistema della solidarietà organizzata.
Chiediamo un confronto approfondito con il mondo del volontariato, confronto approfondito che finora non è avvenuto.

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