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Sicilia, il Forum Terzo Settore regionale sulla legge di stabilità

A seguito dell’approvazione della legge di stabilità della Regione Sicilia, il 10 maggio il portavoce del Forum Terzo Settore regionale, Giuseppe Di Natale, ha inviato una lettera al presidente dell’Assemblea siciliana, Gianfranco Miccichè. Di seguito il testo integrale.

 

“Gentilissim* Onorevole,

In attesa di esprimere, successivamente alla pubblicazione in GURS, un giudizio compiuto sulla legge di stabilità, approvata lo scorso 30 aprile, desideriamo sottolinearLe due questioni, a noi particolarmente care, che una lettura approfondita del testo suscitano perplessità e dubbi e sulle quali desideriamo soffermarci. Il riferimento è all’art. 53 (Misure di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale) e al comma 3 dell’art.100 (Interventi nell’ambito della programmazione regionale unitaria).

Con l’art. 53 si è dato seguito alla possibilità, riconosciuta dalla norma nazionale, di ampliare, con risorse regionali, la platea dei destinatari del Rei (Reddito di inclusione). Ottime sia l’idea che la finalità, ma assolutamente inutile a raggiungere lo scopo prefissato. Infatti, prevedere una spesa di soli 5 milioni di euro rende superfluo ogni commento. Inoltre, non viene chiarito come saranno utilizzati queste risorse. Per esplicitare meglio la considerazione di cui sopra, il provvedimento intende:

a) dividere l’importo per gli aventi diritto?

b) garantire l’importo nazionale e soddisfare gli aventi diritto sulla base di un’eventuale graduatoria?

Desideriamo ricordare che dal primo di luglio verranno meno i requisiti familiari attualmente previsti e il Rei si trasformerà, finalmente, in uno strumento universale e al quale si potrà accedere soddisfacendo solo i requisiti economici. Non è difficile immaginare che la platea si amplierà notevolmente e che le risorse previste determineranno più difficoltà di quelle che la norma vorrebbe risolvere. Non appaia superfluo sottolineare che attualmente sulla base dei dati dell’osservatorio dell’Inps, divulgati nel mese di aprile 2018, nel primo trimestre 2018, sono 25.492 i nuclei familiari destinatari della misura, nuclei familiari che coinvolgono 75.934 soggetti. A ben guardare, l’importo medio del Rei in Sicilia è di € 312,28; è sufficiente fare una semplice divisione per comprendere che i nuclei potenzialmente interessati alla misura regione non supererebbero i 1.350. E tutti gli altri che potrebbero essere nelle condizioni previste? Con tutto il rispetto a volte è meglio non legiferare che fare semplice testimonianza. Non sarebbe stato meglio destinare l’importo previsto a interventi strutturali e di accompagnamento per la presa in carico dei destinatari del Rei? Pensiamo ai centri per l’impiego o al sostegno delle reti di protezione dei soggetti più a rischio di esclusione sociale.

Il secondo aspetto che ci lascia perplessi è quello relativo all’abbattimento delle barriere architettoniche. Da anni come Forum chiedevamo che si ritornasse a investire (usiamo il termine investimento non a caso) sulla questione. E’ prevista una spesa di 10 milioni di euro ripartita in parte uguali tra soggetti pubblici e privati. Ora, se per i soggetti pubblici è indicato la formulazione di un bando, non è assolutamente chiarito come saranno individuati i destinatari privati. Non sarebbe stato opportuno indicare ai Comuni che stanno preparando i progetti per i cantieri di lavoro di destinare il 50% delle risorse a progetti finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche? Non sarebbe stato meglio prevedere anche l’istituzione di un fondo di rotazione anche a tasso zero per le attività di di abbattimento delle barriere architettoniche?
Formulato in questo modo sembra più un provvedimento “spot” che non la risposta a un bisogno al quale da troppo tempo la politica non ha prestato la dovuta attenzione. Nel ringraziarvi per il tempo che ci avete dedicato, cogliamo l’occasione per porgere vive cordialità e l’augurio sincero e non formale di buon lavoro nell’interesse dei siciliani”.

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