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FTS Puglia – Reddito di Dignità: presentate le Linee guida per l’utilizzo delle risorse con il Terzo settore

PRESENTATE LE LINEE GUIDA SUL TERZO SETTORE DEL REDDITO DI DIGNITÀ

Si avviano i percorsi personalizzati di inclusione per i beneficiari della misura di sostegno al reddito

22 gennaio 2021 – Sono state presentate ieri, in cabina di regia degli ambiti territoriali della Puglia, le Linee guida per l’utilizzo delle risorse riservate per l’attuazione di azioni di supporto specialistico da realizzare in collaborazione con soggetti del terzo settore al fine di qualificare la fase di presa in carico dei cittadini destinatari finali della Misura regionale Reddito di Dignità (“ReD”).

Le linee erano state approvate con Determinazione n. 1254 del 22 dicembre 2020 del Dirigente della Sezione Inclusione sociale attiva e innovazione delle reti sociali  dopo un prezioso lavoro di scrittura avvenuto al tavolo di partenariato su spinta del Forum del Terzo Settore della Puglia.

Il ReD prevede per i beneficiari la sottoscrizione di un Patto per l’inclusione sociale attiva, in cui è prevista la realizzazione di un percorso personalizzato di inclusione sociale. Il Patto deve prevedere attività – non assimilabili ad attività di lavoro subordinato o parasubordinato o autonomo e non sostitutive di quelle ordinarie – che si caratterizzano come occasioni di “empowerment” per il cittadino destinatario finale e tutto il suo nucleo familiare.

Il ReD ha tra le sue finalità, la qualificazione e l’implementazione della presa in carico personalizzata e globale, anche con l’apporto di altri soggetti pubblici e del privato sociale (ETS per come definiti dal Codice del Terzo settore).

Le linee guida – ha affermato il portavoce del Forum del Terzo Settore Puglia, Davide Gioverappresenteranno una pietra miliare nelle politiche di inclusione e di sostegno al reddito, poiché non solo regolamentano, ma stimolano il dialogo tra le azioni di prossimità tipiche degli Enti di terzo Settore e il lavoro importante delle equipe degli ambiti territoriali”.

Gli Ambiti territoriali, responsabili dell’approvazione, dell’attuazione, del coordinamento e del monitoraggio dei Patti di inclusione sociale attiva,  dovranno ora articolare un proprio Piano operativo finalizzato alla qualificazione dei processi di presa in carico che preveda la collaborazione e il coinvolgimento delle realtà del Terzo settore (ETS per come definiti dal Codice del Terzo settore).

La presa in carico delle fragilità vecchie e nuove – continua Giovedeve essere in capo all’intera comunità e per questo esprimiamo grande soddisfazione per la determinazione della Regione Puglia, che coglie il senso più profondo delle politiche di contrasto alla povertà e si conferma, sul tema, avanguardia del panorama nazionale”.

Le Linee guida presentate ieri definiscono i criteri-guida per il “coinvolgimento degli ETS  fin dalla fase di definizione dell’intervento, garantendo l’attivazione di un percorso di coprogrammazione e coprogettazione (anche eventualmente secondo i canoni di quanto lo stesso “Codice” prevede per gli ETS all’art. 55) che veda in questi ultimi non solo gli esecutori materiali di una strategia condivisa, ma i protagonisti “alla pari” del processo di decision making nel riconoscimento del loro imprescindibile ruolo di antenne sociali territoriali capaci di captare in modo più diretto e immediato i bisogni e le esigenze di inclusione e di integrazione espresse dai cittadini presi in carico“.

 


Info e contatti:

Dott.ssa Angela Petruzzelli
+39 388 840 0234
puglia@forumterzosettore.it

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