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Piano d’Azione europeo per l’economia sociale

Il 9 dicembre 2021 la Commissione europea ha presentato il Piano d’azione europeo per l’economia sociale volto a sviluppare il potenziale di crescita di imprese sociali, cooperative, fondazioni e associazioni non profit e aumentarne il contributo alle transizioni verde e digitale.

Il Piano prende le mosse dall’iniziativa della Commissione per l’imprenditoria sociale “Costruire un ecosistema per promuovere le imprese sociali al centro dell’economia e dell’innovazione sociale” del 2011 ed è il risultato di un ampio processo di consultazione con i cittadini e i portatori di interessi.

 Il Piano è accompagnato da due documenti operativi allegati. In particolare, il primo fornisce un’analisi delle possibilità e delle opportunità per l’economia sociale in Europa, il secondo delinea scenari per la transizione ecologica e digitale dell’ecosistema economico.

Il Piano presenta anche le opportunità di finanziamento disponibili per sostenere l’economia sociale.

I soggetti dell’economia sociale

L’economia sociale coinvolge una serie di imprese, organizzazioni e soggetti giuridici, come le imprese sociali, le cooperative, le società di mutuo soccorso, le associazioni senza scopo di lucro e le fondazioni. Questi soggetti – gestiti in modo partecipativo – pongono le persone e l’ambiente al centro della loro missione e reinvestono la maggior parte dei loro profitti nell’organizzazione stessa o in una specifica causa sociale.

Dai dati presenti nel documento di lavoro dei servizi della Commissione che accompagna il Piano e nel documento di lavoro dei servizi della Commissione relativo al percorso di transizione per l’economia sociale, emerge che l’Europa conta oggi 2,8 milioni di soggetti dell’economia sociale, i quali danno lavoro a 13,6 milioni di persone e offrono soluzioni a sfide importanti che le nostre società si trovano ad affrontare. Essi comprendono una gamma diversificata di settori e forme: dai servizi di assistenza al riciclaggio, dalle cooperative alle imprese sociali. In questo senso, un maggiore sostegno all’economia sociale crea posti di lavoro e consente alle organizzazioni di aumentare il loro impatto sociale in tutta l’UE. 

I contenuti del Piano

Il Piano comprende 38 azioni concrete da realizzare tra il 2021 e il 2030 e interviene in tre settori specifici:

  1. Creare le giuste condizioni per il successo dell’economia sociale

Il quadro politico e giuridico è fondamentale per creare il contesto idoneo per il successo dell’economia sociale. Rientrano in questo ambito la fiscalità, gli appalti pubblici e la disciplina degli aiuti di Stato, che devono essere adattati alle esigenze dell’economia sociale.

Per affrontare questi aspetti, nel 2023 la Commissione proporrà una raccomandazione del Consiglio sullo sviluppo delle condizioni quadro dell’economia sociale. Pubblicherà altresì orientamenti per gli Stati membri sui quadri fiscali per le organizzazioni dell’economia sociale e agevolerà l’accesso agli orientamenti in materia di aiuti di Stato.

Il Piano mira inoltre a migliorare le buone pratiche in materia di appalti pubblici socialmente responsabili e a promuovere l’economia sociale oltre i confini dell’UE.

  1. Offrire alle organizzazioni dell’economia sociale opportunità per avviare ed espandere le loro attività

I soggetti dell’economia sociale dovrebbero beneficiare del sostegno allo sviluppo delle imprese per l’avvio e l’espansione delle loro attività nonché per la riqualifica e l’aggiornamento delle competenze dei loro lavoratori. Per il periodo 2021-2027, la Commissione intende aumentare il proprio sostegno oltre i 2,5 miliardi di € stimati destinati in precedenza all’economia sociale (2014-2020).

Tra le altre azioni, nel 2023 la Commissione inaugurerà un nuovo portale dell’UE per l’economia sociale per permettere agli attori dell’economia sociale di trovare in un unico luogo tutte le informazioni di cui hanno bisogno circa i finanziamenti, le politiche, la formazione e le iniziative dell’UE. Nel 2022 lancerà inoltre nuovi prodotti finanziari nell’ambito del programma InvestEU e migliorerà l’accesso ai finanziamenti. Nello stesso anno la Commissione istituirà anche un Centro europeo di competenza per l’innovazione sociale.

  1. Garantire il riconoscimento dell’economia sociale e del suo potenziale

Il Piano mira a rendere l’economia sociale più visibile e a migliorare il riconoscimento del suo lavoro e del suo potenziale. La Commissione svolgerà attività di comunicazione volte a sottolineare il ruolo e le specificità dell’economia sociale e avvierà uno studio inteso a raccogliere dati qualitativi e quantitativi per comprendere meglio l’economia sociale in tutta l’UE. Tra le molte altre iniziative, organizzerà anche corsi di formazione per i funzionari pubblici su vari argomenti attinenti all’economia sociale e promuoverà l’economia sociale a livello regionale e locale favorendo gli scambi transfrontalieri. 

Con il Piano la Commissione avvia inoltre un “percorso di transizione” per sostenere le transizioni verde e digitale dell’economia sociale portando avanti un dialogo con le autorità pubbliche e le parti interessate. La Commissione desidera raccogliere le opinioni del pubblico sul percorso di transizione attraverso un’indagine UE aperta fino al 28 febbraio 2022. 

La posizione della Social Economy Europe (SEE)

Social Economy Europe (SEE) ha sottolineato l’importanza e la valenza del Piano.

In particolare, il presidente della SEE Juan Antonio Pedreño ha dichiarato di accogliere con favore il documento frutto di un lavoro sostenuto sin dal 2014: “Il Piano è un’iniziativa federativa. Include alcune delle nostre principali raccomandazioni politiche. La proposta di raccomandazione del Consiglio sullo sviluppo delle condizioni quadro dell’economia sociale, che il Consiglio dovrebbe adottare nel 2023; il nuovo portale unico dell’economia sociale dell’UE da lanciare nel 2030; e l’importanza di sostenere reti rappresentative dell’economia sociale in ogni Stato membro dell’UE, sono anche pienamente in linea con la lettera e lo spirito delle nostre proposte”.

Per la prima volta il Piano fornisce una definizione chiara e inclusiva dell’economia sociale in Europa come entità caratterizzate dal “primato delle persone e della finalità sociale e/o ambientale sul profitto, il reinvestimento della maggior parte dei profitti e delle eccedenze per svolgere attività nell’interesse dei membri/utenti (“interesse collettivo”) o della società in generale (“interesse generale”) e della governance democratica e/o partecipativa”. Inoltre, la definizione menziona le cooperative, le società di mutuo soccorso, le associazioni (compresi gli enti di beneficenza), le fondazioni e le imprese sociali come tipi di organizzazioni dell’economia sociale.

Il direttore della SEE Victor Meseguer ha poi dichiarato: “Questa è un’ottima politica pubblica dell’UE, una politica che ispira e sostiene un progetto positivo per l’Europa, una politica che darà il via a una rivoluzione imprenditoriale. Ciò che ci entusiasma di più in Social Economy Europe è la strada da percorrere”.

***

La Commissione europea ha organizzato per il 16 dicembre 2021 un evento di lancio del Piano.

L’evento, che si svolgerà in formato ibrido, ovvero in presenza e online da Bruxelles, costituirà l’occasione per presentare il Piano appena pubblicato e discutere delle opportunità che questo offre per favorire il successo e la crescita dell’economia sociale europea e delle realtà attive in questo ambito.

Questo il link per iscriversi all’evento: Evento di lancio del piano d’azione per l’economia sociale – Occupazione, affari sociali e inclusione – Commissione europea (europa.eu)

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