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Sport Civico: raccontare lo sport che cambia le città

Sport Civico: il progetto Uisp che comunica come “rammendare” le città attraverso lo sport sociale 

In sette città italiane Taranto, Matera, Roma, Prato, Reggio-Emilia, Padova e Torino l’Uisp punta su Sport Civico, ispirandosi all’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Il progetto si concentra sull’accessibilità degli spazi comuni, la rimozione degli ostacoli sociali, economici e culturali alla pratica dello sport e alla partecipazione alla vita comunitaria.
Dalle scuole ai quartieri, lo sport sociale e per tutti Uisp chiama a raccolta la cittadinanza nella creazione di ambienti urbani inclusivi e sostenibili e di comunità più coese. La comunicazione svolge dunque un ruolo cruciale in questo progetto ed è come il prisma che diffrange gli scopi e i valori dello sportpertutti per diffonderli nelle comunità che Sport Civico vuole coinvolgere. Il pilastro fondamentale è anzitutto la trasparenza, perchè le comunità hanno bisogno di sapere cosa sta accadendo e come vi possono partecipare, non solo come spettatori, ma anche e soprattutto come protagonisti. Sport Civico, si basa infatti sulla realizzazione di iniziative che sono il frutto di processi di progettazione condivisi, aperti a studenti, associazioni e alla cittadinanza tutta. Per questo, attraverso i siti dell’Uisp Nazionale e dei Comitati ci impegnamo a fornire informazioni chiare e accessibili riguardo ad eventi, programmi, obiettivi e risultati. 

Ma oltre alle informazioni c’è bisogno di storie, del racconto in presa diretta che permette a chiunque, a prescindere da dove si trovi, di mettersi nei panni di un altro. Per questo scegliamo di dedicare molto spazio alle interviste, alle parole e alle voci dei protagonisti e delle protagoniste delle storie che ciascun Comitato sta costruendo con Sport Civico. E non lo facciamo solamente attraverso gli articoli, che ogni settimana pubblichiamo sul sito Uisp Nazionale, ma lo faremo anche e soprattutto attraverso le videointerviste che i Comitati realizzeranno man mano che il progetto prende forma e che, in parte, già hanno cominciato a fare. E’ il caso di Uisp Reggio Emilia che, nel Parco del Noce Nero, oggetto degli interventi di rigenerazione, ha intervistato Valeria Bersellidocente ed ex pallavolista residente nel quartiere Rosta, raccogliendo ricordi e suggestioni su quello che quest’area può essere per chi vi abita e su come lo sport possa contribuire a trasformarla: il suo è un punto di vista in cui altri abitanti di questo quartiere, e non solo, possono facilmente immedesimarsi (GUARDA IL VIDEO). E’ anche il caso di Uisp Prato, che ha realizzato un’intervista a Arianna Nerini, coordinatrice locale del progetto, scegliendo proprio il Parco delle fontanelle come cornice: man mano che il video procede, Nerini racconta quali saranno le fasi dell’iniziativa, spostandosi in diverse aree del parco, che ci vengono mostrate anche in alcune foto (GUARDA IL VIDEO). L’effetto è coinvolgente, a tratti ironico, e trasforma una presentazione in una vera e propria call to action

Il potere delle immagini è fondamentale per avvicinare le storie alle persone, perchè le immagini danno realtà alle parole, creando contemporaneamente ricordi e suggestioni. Quando vediamo le foto dell’evento organizzato da Uisp Torino davanti all’ex fabbrica, già in parte rigenerata, Cumiana 15, assistiamo allo spettacolo di una moltitudine di persone che si prende la strada per condividere un momento di festa, aperto, giocoso, inclusivo. Si tratta di rappresentazioni che spingono le persone a chiedersi: “possiamo fare lo stesso? Come sarebbe la nostra strada, il nostro quartiere, se anche noi ci mettessimo in gioco in questo modo? Da dove potremmo cominciare?” (GUARDA LE FOTO). Le immagini trasportano il nostro desiderio verso qualcosa che non ci aspettiamo e ci fanno scoprire spazi di possibilità che prima non vedevamo. Se è vero che la pubblicità sfrutta questo meccanismo per indurre negli spettatori il desiderio di qualcosa spesso superfluo, non è questo il caso. La comunicazione sociale Uisp non vende niente, bensì coinvolge, ispira, spinge ad agire piuttosto che consumare, a trasmettere il messaggio invece di chiudersi. Per questo i social media sono uno strumento di grande utilità per Sport Civico: perchè uniscono la forza delle immagini alla possibilità di una condivisione davvero estesa. Le storie di Sport Civico diventano alla portata di ciascuno, che a sua volta può divenire megafono, semplicemente spingendo il tasto “condividi”. 

Mettere lo sport al centro dei processi di transizione verso modelli di vita individuale e collettiva più sani, inclusivi e sostenibili necessita dell’apporto di figure con grandi competenze tecniche, di studiosi e studiose che si avvalgono una conoscenza e un lessico specifico, non sempre alla portata di chiunque. Raccontare Sport Civico significa allora anche rendere accessibili i concetti alla base della visione Uisp di un futuro all’insegna della transizione sportiva. Lo facciamo attraverso gli articoli che scriviamo sul nostro sito, le social cards che traducono le parole chiave e le interviste ad alcune di queste persone, come quella realizzata all’architetta-urbanista membro del comitato scientifico di Sport Civico, Elena Dorato, che ci permette di capire in maniera approfondita fino a che punto le città possono influire sulla nostra salute e cosa possono fare le politiche pubbliche in questo senso, supportate dalla ricerca scientifica (LEGGI L’ARTICOLO). Anche nel caso di Uisp Padova, attraverso il video realizzato dal comitato per presentare il Parco della Memoria di Veggiano, che sarà rigenerato da Sport Civico, abbiamo modo di interfacciarci con Roberta Re, consulente in rigenerazione urbana e progettazione, che ci dà alcune chiavi per comprendere il senso degli interventi che saranno effettuati (GUARDA IL VIDEO).

Infine, uno degli scopi che non bisogna sottovalutare è quello di “uscire dalla bolla”, ovvero arrivare a persone che ancora non conoscono bene l’Uisp, che non si aspettano dallo sport qualcosa che va oltre le storie di successo, oltre le medaglie e gli spot motivazionali. Per far conoscere alle persone cosa lo sport sociale e per tutti può fare per loro e per la loro rete, bisogna dunque spingere i media a parlare di Sport Civico, arrivare ai mezzi di informazione e alle persone che si muovono nello spazio pubblico, con eventi aperti e conferenze stampa. Così ha fatto Uisp Taranto, invitando a una presentazione pubblica associazioni e istituzioni coinvolte dall’iniziativa che sta prendendo forma nel quartiere Taranto 2, con un ottimo risultato in termini di attenzione da parte di media e organi di informazione locali (GUARDA IL VIDEO). E così ha fatto anche Uisp Matera, quando quest’estate ha presentato il progetto alla cittadinanza, durante una festa dello sport organizzata proprio a Piazza degli Olmi, dove avranno luogo parte delle iniziative di Sport Civico nei prossimi mesi. Eventi come questo riescono trasmettere il senso del progetto unendo una spiegazione chiara delle iniziative che si faranno alla rappresentazione plastica di come potrebbe diventare una piazza, un parco, un quartiere, il tutto alla presenza dei partner associativi e istituzionali, oltre a quella degli abitanti, a beneficio di media e mezzi di informazione che possono così raccontare al meglio questo movimento.

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