Si parla di almeno 500 vittime. All’interno c’erano pazienti, medici, paramedici e, nelle immediate vicinanze, migliaia di sfollati in cerca di rifugio.
Come qualsiasi parte in conflitto, Israele è obbligata al rispetto del diritto internazionale umanitario, a partire dai principi di distinzione, proporzionalità e precauzione, che impongono ai belligeranti di dirigere la propria violenza militare esclusivamente contro obiettivi militari e combattenti nemici, facendo tutto quanto è in proprio potere per limitare le perdite fra i civili e la distruzione di beni.
Israele ha inoltre nei confronti della popolazione di Gaza anche una serie di obblighi aggiuntivi, al cui rispetto è tenuta in qualità di potenza occupante di quel territorio, quali quelli di assicurare l’approvvigionamento di beni di prima necessità come cibo e forniture mediche, di garantire il funzionamento degli ospedali, se del caso consentendo e facilitando l’ingresso di aiuti umanitari, come stabilito dalla IV Convenzione di Ginevra e dal I Protocollo Aggiuntivo.

Ci appelliamo quindi alle Nazioni Unite affinché:
✅ Inviino immediatamente una missione urgente composta dal Segretario Generale, il Rappresentante Speciale del Segretario Generale per i bambini e i conflitti armati e tutti i/le Special Rapporteurs competenti (inclusi la Relatrice Speciale per i Diritti Umani nei Territori Occupati, la Relatrice Speciale per l’antiterrorismo, la Relatrice Speciale sul diritto di ognuno al godimento del più alto livello possibile di salute fisica e mentale e il Relatore speciale sulle esecuzioni extragiudiziali sommarie o arbitrarie)

✅ Che la missione sia finalizzata all’immediato cessate il fuoco, alla revoca del blocco cui Gaza è sottoposta dal 2007 e all’immediata fornitura di aiuti e soccorso.

Dobbiamo fermare il massacro di civili innocenti.