Il progetto TUTTI INCLUSI – Ridurre le ineguaglianze promuovendo l’inclusione sociale coinvolge tutta la rete associativa Anffas ed è realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali per l’annualità 2023 a valere sul Fondo per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza nazionale ai sensi dell’art. 72 del Decreto legislativo n. 117/2017.

L’iniziativa – avviata il 22 maggio 2024 e che si concluderà nel novembre 2025 – si propone di perseguire l’Obiettivo 10 dell’Agenda Onu 2030 “Ridurre le ineguaglianze” attraverso 4 assi di azioni che si realizzeranno contemporaneamente per implementare l’inclusione sociale, contrastare ogni forma di discriminazione, ridurre le ineguaglianze delle persone con disabilità, specie intellettive e del neurosviluppo, e dei loro familiari in ogni ambito della loro vita.

Asse 1 – Giovani con e senza disabilità

Il primo asse di intervento si propone di creare percorsi di riflessione, sensibilizzazione e confronto tra giovani con e senza disabilità, finalizzati alla loro formazione e coinvolgimento, nonché alla costruzione di reti territoriali generative di inclusione sociale.

Partendo dal dato secondo cui i giovani dimostrano una crescente disaffezione sia alla propensione a svolgere attività di volontariato strutturato, sia ad un impegno sociale nella sua più ampia accezione, offrire loro opportunità di fare esperienze all’interno di reti del Terzo Settore, ancor più a contatto diretto con giovani con disabilità, si configura come una azione positiva volta a contrastare tale fenomeno ed attivare le giuste motivazioni ed interesse verso un ambito che può e deve divenire più interessante ed attrattivo.

Forti dell’esperienza progettuale “Anffas Giovani nel Terzo settore”, si intende fornire conoscenze, strumenti utili e buone prassi ai giovani che fanno parte del mondo dell’associazionismo, interni ad Anffas e non, attraverso percorsi di formazione e confronto e anche con il loro diretto coinvolgimento sia nella vita associativa che all’interno dei servizi che i vari Enti gestiscono.

Asse 2 – Implementazione del CQA Anffas

Il secondo asse di intervento intende promuovere l’avanzamento della cultura inclusiva tramite l’implementazione di strumenti di partecipazione democratica ed accountability, nonché il miglioramento del sistema di funzionamento e performance degli ETS, attraverso il Codice di Qualità e Manuale di Autocontrollo – in breve CQA – Anffas a tal fine predisposto e adottato.

Verranno dunque diffusi i paradigmi contenuti all’interno del CQA di Anffas come, ad esempio, il rapporto tra l’attività di advocacy, consistente nella difesa dei diritti e della dignità delle persone con disabilità e dei loro familiari, e la promozione ed autogestione di servizi attraverso i quali tali diritti vengono resi concretamente esigibili per mezzo dell’erogazione di sostegni di elevata qualità. Verranno realizzati dunque momenti formativi di livello regionale e attività di sperimentazione nella compilazione del Manuale con relative attività di supporto e tutoraggio.

Asse 3 – Transizione inclusiva dei servizi

Il terzo asse di intervento, basandosi su quanto emerso dalla “Ricerca-Azione utile alla riconversione in chiave inclusiva dei servizi semi residenziali e per l’abitare” porterà avanti ulteriori azioni di studio e ricerca di buone prassi e di sperimentazione, nell’ottica di definire un modello replicabile e standardizzato, per la realizzazione della transizione inclusiva dei servizi semi-residenziali e residenziali per le persone con disabilità.

Tale transizione si inquadra in un contesto di estrema complessità dove, a fronte della sempre più crescente domanda di servizi di qualità e inclusivi da parte dei cittadini, in particolare i più vulnerabili, le risorse a disposizione decrescono. Si rende dunque necessaria una attività di ricerca e di modellizzazione di nuovi percorsi che possono accompagnare verso la transizione inclusiva degli attuali servizi, garantendone la sostenibilità anche grazie al ruolo centrale ed attivo del TS.

Asse 4 – Contrasto alla discriminazione

Il quarto asse coinvolge la rete nazionale antidiscriminazione Anffas, ovvero, gli attivisti, gli sportelli territoriali e l’Agenzia Nazionale e sarà trasversale alle attività degli altri tre assi di intervento. L’obiettivo è l’implementazione di comunità di pratica dedicata agli attivisti, la creazione di comunità di pratica per gli operatori, la creazione di un database per la gestione di pratiche/segnalazioni, elaborazione linea guida.

Partner di progetto:

  • Fondazione Anffas Onlus Teramo
  • Anffas Emilia-Romagna
  • Fondazione Comunità La Torre a m. Anffas Onlus
  • Fondazione Anffas Coccinella Gialla Onlus
  • Anffas Sava ETS-APS
  • Anffas Gorizia APS-ETS
  • Anffas Regione Abruzzo ETS-APS
  • Anffas Regione Sicilia
  • Anffas Sibillini APS
  • Fondazione Anffas Onlus Cagliari
  • Anffas Di Piombino Dese APS-ETS
  • Anffas Nordmilano APS-ETS
  • Fondazione Anffas Salerno Giovanni Caressa Onlus

Collaborazioni:

  • FISH – Federazione italiana per il Superamento dell’Handicap
  • Forum Nazionale del Terzo Settore 
  • Fondazione Nazionale Anffas “Durante e Dopo di Noi”
  • Consorzio Solidarietà in Rete – SiR a m. Anffas
  • Fondazione FO.B.A.P. a m. Anffas
  • Fondazione Renato Piatti Onlus a m. Anffas

Le informazioni sul piano finanziario sono disponibili cliccando qui

La scheda progettuale è disponibile cliccando qui