#Notizie

“Germogliazioni. Giovani primavera di comunità”. Dal 22 settembre al 1° ottobre, 150 progetti in tutta Italia

Dal 22 settembre al 1° ottobre, 150 progetti in tutta Italia

GERMOGLIAZIONI: GIOVANI, PRIMAVERA DI COMUNITÀ

– Iniziativa nazionale di Acri e Assifero, in occasione della Giornata europea delle fondazioni, per valorizzare i progetti che contrastano le disuguaglianze e creano nuove opportunità per i giovani

– Presentata nuova indagine SWG: per gli italiani mancano spazi adeguati per cultura e sport; più opportunità per i giovani significherebbero crescita personale, sviluppo di talenti e partecipazione attiva alla vita sociale

Roma, 22 settembre 2025 – Per il 57% degli italiani la città in cui vivono non offre spazi e opportunità adeguati ai giovani, né luoghi che agevolino l’incontro di persone nuove e interessanti (la percentuale sale al 69% per i residenti nelle città di media dimensione). C’è poi un problema di accessibilità: laddove le occasioni ci sono, risultano troppo costose (31%) o difficilmente raggiungibili (30%). Inoltre, per la maggioranza degli italiani, offrire più occasioni di crescita e socialità a bambini e ragazzi significherebbe ridurre il rischio di marginalità sociale, favorire relazioni positive e valorizzare i talenti. Lo rileva l’indagine “Gli italiani e il tempo libero. Giovani e adulti a confronto tra interessi e opportunità”, realizzata da SWG e presentata oggi.

Il contrasto delle disuguaglianze di opportunità per le nuove generazioni è al centro di “Germogliazioni. Giovani primavera di comunità”, campagna promossa da Acri e Assifero con le quasi 200 Fondazioni associate, in occasione della tredicesima Giornata Europea delle Fondazioni. Dal 22 settembre al 1° ottobre partecipano 150 progetti in tutta Italia che ogni giorno offrono ai giovani esperienze accessibili di cultura, sport, conoscenza, socialità e lavoro. L’elenco completo è sul sito www.germogliazioni.it.

Si tratta solo di una piccola rappresentanza delle migliaia di iniziative realizzate in tutta la penisola dalle organizzazioni del Terzo settore, che promuovono inclusione e contrasto delle disuguaglianze. Al loro fianco ogni giorno ci sono le Fondazioni, convinte che creare opportunità per tutti i giovani – indipendentemente dalle condizioni sociali di partenza – significhi dare piena attuazione ai principi costituzionali e offrire al Paese la possibilità di crescere grazie al contributo di tutti.

Tra i 150 progetti che partecipano a Germogliazioni ci sono iniziative molto diverse tra loro, accomunate dall’obiettivo di offrire nuove opportunità ai ragazzi. Alcuni riguardano il contrasto alla povertà educativa fin dai primi anni di vita, ad esempio con servizi e attività negli asili nido. Altri puntano ad attivare i giovani Neet, attraverso percorsi formativi e di orientamento. Non mancano esperienze interamente promosse e gestite da under 30, come radio comunitarie, festival culturali, laboratori creativi e spazi autogestiti dai ragazzi. Le Fondazioni sostengono anche programmi che facilitano l’accesso al lavoro e all’imprenditorialità giovanile, oltre a iniziative che introducono forme di consultazione diretta dei giovani, fino alla creazione di commissioni giovanili o “young advisory board” all’interno delle stesse Fondazioni.

«Le Fondazioni di origine bancaria – dichiara il presidente di Acri, Giovanni Azzone – sono al fianco delle organizzazioni del Terzo settore che promuovono inclusione e nuove opportunità per i giovani. Siamo convinti che se non possono crescere e trasformarsi loro, non potrà farlo neppure il Paese. Per questo le Fondazioni intervengono nei propri territori e a livello nazionale – come con il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e il Fondo per la Repubblica Digitale –, perché garantire ai giovani la possibilità di partecipare pienamente significa liberare energie, idee e innovazioni di cui l’Italia ha bisogno per crescere in maniera coesa e inclusiva».

«Più di due terzi degli associati di Assifero – dichiara il presidente di Assifero, Antonio Danieli – sostengono iniziative per i giovani: educazione, formazione, prevenzione del disagio, imprenditorialità, orientamento, promozione delle condizioni abilitanti per valorizzare le attitudini e le aspirazioni. Anche Assifero come associazione ha deciso di rimarcare la centralità del tema, lavorando con i giovani per intercettarne il protagonismo e favorirne la partecipazione ai processi decisionali, e affidando per il mandato 2025-2029, una delega di mandato strategico alla vicepresidente vicaria Francesca Campora. Il primo passo sarà l’ampliamento del programma Future Chair, già lanciato nel 2023, e poi seguiranno una serie di azioni a sostegno di una visione che vede i giovani intesi non come meri beneficiari di progetti, ma come protagonisti pro-attivi delle scelte che plasmano il futuro delle comunità e del nostro Paese».

L’Indagine SWG

Dalla ricerca emerge che quasi la metà degli italiani si dichiara insoddisfatta della qualità e quantità del proprio tempo libero. I carichi di studio e lavoro sono il principale ostacolo alla piena disponibilità del tempo per sé, seguite dai doveri familiari. Concerti, mostre e sport sono le attività più desiderate, ma l’offerta territoriale riesce a soddisfare pienamente solo una parte dei cittadini interessati. Il divario nella presenza di servizi adeguati alle aspettative è particolarmente evidente nei comuni medio-piccoli (sotto i 100mila abitanti) e nelle zone del Mezzogiorno, dove prevale una valutazione negativa dei servizi offerti. Gli italiani riconoscono che garantire più opportunità ai giovani significherebbe ridurre il rischio di marginalità sociale, favorire relazioni positive e sviluppare talenti, con effetti benefici sull’intera comunità.

L’indagine analizza un campione statisticamente rappresentativo di italiani tra i 16 e i 75 anni (1.095 interviste complessive), con un sovra-campionamento della fascia giovanile 16-25 anni (352 interviste), così da consentire un confronto di dettaglio tra il totale della popolazione e i più giovani.

Tempo libero come bisogno comune – Per gli italiani il tempo libero è soprattutto un’occasione per riposarsi e dedicarsi alle proprie passioni; i giovani condividono questa visione ma danno più rilievo al suo valore sociale, vedendolo come spazio per coltivare relazioni significative. Ciò indica che, pur nella vicinanza di vedute, le nuove generazioni attribuiscono maggiore importanza all’aspetto relazionale.

Soddisfazione limitata ma più alta tra i giovani – L’indagine rileva che quasi la metà degli italiani si ritiene insoddisfatta della qualità (49%, il 39% dei 16-25enni) e quantità del loro tempo libero (54%, il 50% dei 16-25enni). Ma, oltre alla disposizione del tempo libero, a preoccupare è l’effettiva corrispondenza tra i desideri e le passioni degli italiani con l’offerta territoriale: il 59% dichiara di non riuscire a fare quello che vorrebbe (51% dei 16-25enni) e il 52% non è soddisfatto della varietà degli stimoli e proposte a cui può accedere. Questo scarto tra desiderio e reali opportunità ha un effetto anche sull’atteggiamento proattivo nei confronti del tempo libero: il 65% degli italiani non riesce a riempire il tempo libero come vorrebbe, cioè dedicandosi alle attività che preferisce, ma si limita ad accedere passivamente a soluzioni proposte (il 63% dei 16-25enni).

Ostacoli e barriere – Le principali cause della mancanza di tempo libero sono i carichi di lavoro e di studio (44% complessivo, 53% tra i giovani), cui si aggiungono i doveri familiari, più pesanti per le fasce adulte. I ragazzi segnalano inoltre difficoltà organizzative e distrazioni digitali: segno che la gestione del tempo e l’uso delle tecnologie incidono in maniera significativa sulla qualità del tempo libero.

Cause dei divari – Gli italiani attribuiscono il divario di opportunità soprattutto a fattori economici (83%) e territoriali (78%), ma anche alla rete relazionale e familiare (77%). Per i giovani contano in particolare il contesto territoriale e la cerchia sociale: se l’ambiente non offre stimoli o spazi, la possibilità di vivere esperienze significative si riduce drasticamente.

Offerta territoriale insufficiente e diseguale – Per il 57% degli italiani la città in cui vivono non offre spazi e opportunità adeguati ai giovani (questa percentuale sale al 69% per i residenti nelle città di media dimensione), né luoghi che agevolino l’incontro di persone nuove e interessanti. La situazione peggiora nei centri piccoli e medi, dove restano solide solo alcune forme di aggregazione tradizionali come sport, feste popolari e volontariato, mentre nelle grandi città la varietà di opportunità è più ricca e diversificata.

Disallineamento tra interessi e offerta – Le attività più interessanti e attrattive per il tempo libero sono: musica dal vivo (63% per il totale della popolazione, 65% per i 16-25enni), mostre (61% e 56%), sport (58% e 64%). Tra le altre si rileva che la propensione al volontariato risulta invariata tra il totale della popolazione e i giovani (rispettivamente 48% e 47%). Tuttavia, le opportunità reali non soddisfano le aspettative: la musica dal vivo è adeguata per appena il 32% degli italiani; le mostre per il 31%; lo sport il 45%.

Cause dell’insoddisfazione – Oltre alla scarsità di proposte e spazi, gli italiani segnalano come cause rilevanti anche i costi elevati (31%), la distanza delle strutture (30%) e la mancanza di informazioni chiare sulle opportunità disponibili (29%). Questi elementi non solo limitano la partecipazione, ma accentuano le differenze territoriali e sociali.

Impatto sulla qualità della vita – Gli italiani riconoscono che una maggiore soddisfazione dei giovani per il loro tempo libero avrebbe effetti positivi non solo individuali ma sociali: ridurre il rischio di marginalità, favorire relazioni costruttive, scoprire passioni e talenti, sviluppare creatività e autostima, migliorare il benessere emotivo e persino il rendimento scolastico. Il divario di opportunità, quindi, non è solo una questione di svago ma un fattore che incide sulla crescita personale e sull’inclusione sociale.

La versione integrale dell’indagine si può scaricare al link: www.germogliazioni.it

Collaborazioni

acri
anci
caritas
finanza sostenibile
fondazione triulza
istat
minstero del lavoro
Next
Social economy
welforum

Media partnership

Vita
Dire
redattore sociale
buone notizie