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“Diamo vita alle idee – Agenda Aperta 2017-2021”

Il 27 giugno 2017, in occasione dell’assemblea nazionale dei soci, il Forum Terzo Settore ha presentato Diamo vita alle idee – Agenda Aperta 2017-2021, il documento programmatico realizzato dalle Consulte (costituite ad aprile 2017) che definisce obiettivi, temi strategici e alleanze del Forum per il mandato 2017 – 2021, lasciando aperta la possibilità di apportare modifiche nel tempo.

A pochi mesi di distanza è stato realizzata la prima ristampa dell’Agenda aperta: Diamo vita alle idee – Passo dopo passo (novembre 2017), con gli aggiornamenti sul lavoro delle Consulte e due importanti novità: un documento del Forum Terzo Settore sulla questione famiglia, redatto in occasione della III Conferenza annuale della famiglia e un primo risultato del percorso di contaminazione intergenerazionale iniziato dal Forum con 150 giovani di organizzazioni di Terzo settore di tutta Italia: l’instant book “Cantieri del Terzo settore”.

Di seguito la relazione introduttiva della portavoce Claudia Fiaschi:

“Il Forum Nazionale del Terzo Settore associa oltre 80 reti nazionali di volontariato, promozione sociale, cooperazione sociale, ong, ed è il principale organo di rappresentanza del Terzo settore italiano. E’ un impegno e soprattutto un potenziale di sussidiarietà e di partnership  per uno sviluppo sostenibile e inclusivo ancora non del tutto espresso, che vogliamo mettere al servizio in modo coordinato e convinto degli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030.

L’agenda aperta è il metodo di lavoro che ci siamo dati per individuare in modo partecipato priorità e obiettivi del nostro lavoro a vantaggio delle persone, del pianeta, della pace e della prosperità delle (cancellare nostre) comunità, nel nostro Paese, in Europa e nel mondo.

Un lavoro tra i soci del Forum che vede coinvolte più di trecento persone all’interno delle consulte per rileggere, alla luce degli obiettivi di sostenibilità globali e nazionali, l’impegno dei nostri soci, nonché aprire una riflessione comune e prendersi insieme degli impegni.

Un dialogo con la comunità e i suoi diversi attori perché le visioni, le idee, le spinte di chi ci guarda “da fuori” ci aiutino a mantenere alta l’asticella del nostro impegno e diventino sollecitazione e progetto, sfida condivisa.

Le sfide che abbiamo davanti sono complesse e non possono essere vinte senza il concorso convergente di tutte le componenti della comunità.

La sfida delle sfide resta quindi la sussidiarietà circolare, la capacità di far convergere e integrare azioni e risorse di istituzioni, cittadini, imprese, imprese sociali, volontariato, associazioni di promozione sociale, organizzazioni della cooperazione allo sviluppo, forme vecchie e nuove di civismo, promozione, mutualità, solidarietà e anche di economia.

I fili che emergono dalla discussione all’interno del Forum rimettono al centro della nostra agenda alcune questioni fondamentali e trasversali.

La  centralità dei diritti per una efficace lotta alle diseguaglianze, in particolare:

  • Per contrastare povertà, violenze e discriminazioni di condizione, genere e generazionali, sfruttamento minorile, criminalità minorile
  • Per promuovere il protagonismo dei giovani e delle donne, la valorizzazione del loro talento e delle loro energie  per generare cambiamento sociale e sviluppo
  • Per promuovere la piena partecipazione sociale e lavorativa di tutti, a partire dalle persone con disabilità
  • Per costruire un welfare ancora universalistico e in grado di promuovere le persone e di proteggerle quando per motivi diversi diventano vulnerabili e fragili (vecchiaia, malattia, disabilità, non autosufficienza, povertà).

La necessità di collocare i processi migratori nei più complessivi processi di sviluppo promuovendo:

  • La crescita delle capacità professionali e imprenditoriali dei nuovi cittadini e il ruolo dei migranti come potenziali attori dello sviluppo
  • Azioni di sostegno a modelli di cooperazione internazionale che rafforzino le capacità istituzionali e il sostegno allo sviluppo sociale ed economico nei Paesi più poveri.

La priorità di azioni strutturali di contrasto alla povertà capaci di ridurre nel breve, ma soprattutto nel lungo termine, l’esclusione sociale delle persone e delle famiglie promuovendo:

  • Contrasto alla deprivazione materiale
  • Contrasto alla povertà economica attraverso processi di empowerment e di sviluppo del capitale umano per la riattivazione sociale e occupazionale delle persone e dei nuclei famigliari
  • Dignità dell’abitare

La  promozione della Salute per tutti, attraverso alcune sfide centrali:

  • Ambienti di vita sani
  • Stili di vita attivi e sani, sport e prevenzione
  • Accesso per tutti e in ogni luogo a servizi efficaci
  • Riforma del sistema di welfare

La cura della crescita del capitale umano per tutto l’arco della vita, nella consapevolezza che il fattore umano è il principale driver dello sviluppo dei popoli. E’ quindi centrale un sistema di istruzione e formazione che metta a disposizione:

  • Accesso a una istruzione di base di qualità per tutti
  • Riduzione dei tassi di abbandono scolastico
  • Prevenzione della devianza e integrazione scolastica e sociale minori a rischio e piena inclusione degli alunni e studenti con disabilità
  • Investimento nei contesti educativi non formali capaci di sviluppare protagonismo, partecipazione, nuovo civismo
  • Opportunità di formazione e apprendimento che accompagnino le persone nelle diverse fasi del ciclo di vita e in circostanze specifiche della vita

L’improrogabilità di un impegno costante e strutturale per la salvaguardia di natura, cultura e qualità degli ambienti di vita delle comunità umane ci sfida rispetto a:

  • Cura dell’ambiente e del territorio
  • Contrasto ai cambiamenti climatici
  • Tutela delle risorse naturali e della biodiversità come patrimonio intergenerazionale
  • Promozione di una equa e sostenibile transizione energetica
  • Valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e promozione di turismo sostenibile
  • Promozione di nuove culture urbane
  • Promozione dei principi dell’economia circolare
  • Sviluppo nell’agricoltura e nella pesca orientato a sostenibilità, qualità e sicurezza alimentare
  • Ricerca di nuovi modelli di vita e di sviluppo nelle aree marginali del territorio

La ricerca di Modelli di sviluppo economico inclusivi, sostenibili, capaci di produrre beni e servizi utili alla collettività, nel rispetto del territorio e delle persone che ci vivono, di ridurre le diseguaglianze tra persone e territori, di consentire a tutti di dare il proprio contributo alla prosperità della comunità, ci impegna rispetto alla promozione di:

  • Innovazione, ricerca, nuovi prodotti e nuove tecnologie
  • Occupazione sostenibile e di qualità
  • Modelli sostenibili di consumo e di produzione e sviluppo della cosiddetta economia circolare
  • Responsabilità sociale di imprese, organizzazioni e istituzioni
  • Finanza equa e sostenibile
  • Promozione delle eccellenze
  • Innovazione della mobilità

L’aspirazione alla Pace ci impegna a:

  • Contrastare ogni violenza su donne e bambini e in generale verso le persone più deboli della comunità
  • Combattere ogni discriminazione di condizione, razza, sesso, religione, negli ambienti di vita e in quelli di lavoro
  • Lottare contro la corruzione, la concussione e la criminalità
  • Promuovere legalità, trasparenza e giustizia
  • Promuovere l’educazione alla soluzione pacifica dei conflitti e la cooperazione tra i popoli

Gli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 ci sono sembrati uno strumento semplice e universale, un buon punto di partenza per  rifondare un nuovo patto di cittadinanza capace di guardare al futuro, alle comunità umane del futuro, alle modalità di produrre e di distribuire valore di domani, di generare reddito, di stabilire relazioni sociali e legami di protezione all’interno delle comunità di vita.

Un buon punto di partenza per dotarsi di prospettiva, slancio e rifondare in modo congiunto e sinergico l’impegno civico, sociale e solidaristico di vecchie e nuove realtà di Terzo Settore, di dare valore alla biodiversità di questo mondo e di rendere merito del grande sforzo di convergenza e sintesi operato da tutti in questo affascinante Laboratorio di progettazione per il cambiamento sociale che il Forum rappresenta, grazie alla presenza nella propria compagine associativa di tutte le ricche e diverse esperienze dei vari soggetti che lo compongono.

Grazie a tutti per aver accettato di abitare questo laboratorio, di mettere in gioco con gli altri le proprie prospettive e percorrere  insieme questa strada!”.

Qui la prima versione dell’Agenda: Diamo vita alle idee-Agenda Aperta 2017-2021

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