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“Antenne Sociali” per città più accoglienti e solidali

Al via la fase conclusiva del progetto promosso da Anteas che ha sperimentato, in 19 territori italiani, un approccio e una modalità di intervento contro i disagi e la solitudine delle persone anziane. 

 

Generare esperienze di cittadinanza attiva contro il disagio e le solitudini. Questo è l’obiettivo del progetto ‘Antenne sociali’ promosso da Anteas (Associazione nazionale tutte le età attive per la solidarietà) in collaborazione con Fitus (Federazione italiana per il turismo sociale), con il prezioso supporto delle Anteas regionali e dei livelli di maggiore prossimità, corrispondenti a un territorio più circoscritto, come paese, cittadina, quartiere, ecc.

“Pensiamo che una Comunità non possa restare a guardare senza riuscire a vedere tante persone e famiglie che in quanto sole finiscono per essere invisibili agli occhi di tutti” ha detto Sofia Rosso, presidente nazionale di Anteas, spiegando il significato di ‘Antenne sociali’, giunto alla fase finale.

Il Progetto vedrà 18 momenti d’incontro per la restituzione dei risultati in altrettanti territori. Si è cominciato il 13 maggio a Campolongo Maggiore (Veneto) e si concluderà il 19 giugno a Guspini (Sardegna). L’evento nazionale di chiusura, invece, si svolgerà a Roma il 21 giugno. 

“Insieme possiamo sperimentare nuove possibilità per fronteggiare vecchi e nuovi rischi sociali connessi alle solitudini, di anziani, di famiglie fragili e anche di giovani che si rinchiudono nelle loro case” ha proseguito la presidente.

“Costruire ‘Antenne sociali’ capaci di intercettare le solitudini e le fragilità sociali è una grande sfida per costruire una alternativa credibile e sostenibile. Vogliamo realizzare una rete diffusa tra tutti i soggetti della comunità: dagli operatori sociali del comune ai commercianti, dalle parrocchie alle associazioni di volontariato, dalle persone singole a quelle che fanno parte delle associazioni, dalle imprese al sindacato”.

Antenne Sociali fa “crescere le capacità di captare i segnali delle fragilità” ha sottolineato Sofia Rosso, nonché “stimola a lavorare sulla qualità delle relazioni con i soggetti più fragili, offrendo loro ascolto attivo, oltre che, concrete prestazioni di servizio”, favorendo al tempo stesso “un lavoro di rete più strutturato e continuativo, chiamando in causa soggetti già presenti in un dato territorio per sperimentare insieme protocolli di azione comune”.

 

Anteas (www.anteasnazionale.it) è un’associazione di Volontariato e di Promozione sociale articolata su tutto il territorio nazionale con oltre 600 tra associazioni e coordinamenti e più di 80mila soci aderenti.

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