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Anziani non autosufficienti: poco o nulla nei programmi dei partiti. L’analisi di Auser

Anziani non autosufficienti: poco o nulla nei programmi dei partiti. L’Auser mette sotto la lente d’ingrandimento i programmi elettorali per le elezioni politiche del 25 settembre 

Con il Covid19 il tema degli anziani è esploso in tutta la sua drammaticità per il suo impatto: circa 161.000 anziani morti negli anni 2020-2021 (dati dell’Oms e le stime dell’Istat-Iss). Finalmente sembrava si fosse capito che i problemi degli anziani, più di un quarto dell’intera popolazione, non erano riconducibili ai soli trattamenti pensionistici, ma richiedevano un’attenzione pubblica complessiva sulla loro condizione di vita. 

Con la crisi di Governo e l’indizione delle elezioni ci si sarebbe aspettati, dunque, una grande attenzione al tema degli anziani. Andando a verificare il contenuto dei programmi dei partiti le cose non stanno assolutamente così e, paradossalmente, anche in rapporto ad uno degli aspetti più drammatici, la non autosufficienza, la campagna elettorale segna un punto di arretramento grave rispetto al dibattito preelettorale.

Questo malgrado il confronto nel Paese sulle misure necessarie per la tutela delle fragilità in età anziana, le importanti proposte di riforma in merito alle quali si ricorda l’appello del Network Non Autosufficienza (NNA): “Proteggete gli anziani non autosufficienti dalle conseguenze della crisi politica”, la previsione della riforma della non autosufficienza nel PNRR.

Dalla analisi dei programmi emerge chiaramente, infatti, come nessun programma, ad eccezione del Partito Democratico, fa riferimento a quanto elaborato negli ultimi mesi in merito alla riforma della non autosufficienza.

Difficile comprendere il significato di questa assenza tenuto conto che le proposte di riforma sono state il frutto di un esteso e approfondito confronto che hanno coinvolto le principali competenze in materia. Tant’è che, mentre sarebbe bastato assumere nei programmi lo stato di avanzamento della riforma e l’impegno a vararla una volta insediato il nuovo Parlamento, di fatto le proposte o sono del tutto assenti (Impegno civico e Cinque stelle), o molto vaghe e disarticolate (Alleanza Verdi e Sinistra, +Europa, Azione Italia Viva, Fratelli d’Italia), o del tutto prive di un impianto di vera riforma (Forza Italia, Lega).

 

Le proposte dei Partiti per la non autosufficienza

    

Partito Democratico

Il PD articola le sue proposte sul tema della non autosufficienza nel capitoloLa salute pubblica dopo il Covid: cura delle persone e medicina di prossimità”.

Esprime la sua volontà ad approvare “la riforma della non autosufficienza proposta dal Ministro Orlando con un incremento del finanziamento pubblico per l’offerta di interventi e servizi e garantiremo riconoscimento e tutele ai caregiver.”

Si impegna inoltre a:

  • ”dimezzare al 2027 i tempi massimi delle liste di attesa per esami diagnostici e interventi, riformando l’attuale Piano Nazionale Governo Liste d’Attesa”;
  • potenziare “l’Assistenza territoriale in tutto il territorio nazionale, per dare concreta attuazione alla sfida della prossimità delle cure”;
  • istituire “lo psicologo per le cure primarie”;
  • ribadisce la volontà “alla luce di quanto emerso dal lavoro della Commissione Paglia, ….di dare una risposta ai bisogni della persona anziana”;

Per realizzare questi obiettivi il PD ritiene:

  • “necessario adeguare il finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale, allineandolo progressivamente ai grandi Paesi europei, e rafforzare la sua capacità di garantire il diritto alla salute in maniera più omogenea in tutte le Regioni”.
  • “Il rispetto della dignità di ciascuno è alla base dei legami sociali ed è quindi … Senza una casa dignitosa tutti i diritti fondamentali sono di fatto negati: lavoro, salute, socialità”.

           

Alleanza Verdi e Sinistra

L’alleanza affronta il tema della non autosufficienza nel capitolo 16 “L’Italia in salute” dove propone come primo passo “un aumento del fondo sanitario di 10 miliardi nei prossimi tre anni”, a cui fa seguito una serie articolata di proposte finalizzate al miglioramento del SSN.

Il tema della non autosufficienza e marginalità viene trattato in un paragrafo dedicato dove si propone per assistenza domiciliare e Rsa che:

  • “anziani e persone con disabilità devono poter essere assistiti a casa loro con gli adeguati supporti ai loro familiari e a tutti i caregivers interessati”;
  • “valorizzato il ruolo del Terzo Settore, in grado di coadiuvare efficacemente il SSN, con incentivi economici e di servizi”
  • “la dimensione di isolamento delle Residenze per Anziani va superata guardando ad esperienze positive all’estero dove le RSA sono collocate nei quartieri accanto a centri per l’infanzia e a scuole, sono rese accessibili alla popolazione offrendo una idea di integrazione con il tessuto sociale”;

 

+Europa

Il tema della non autosufficienza è trattato nella scheda n.17 su Scienza e salute dove al paragrafo sulla  “Ridefinizione dei rapporti tra medicina ospedaliera, assistenza primaria e medicina territoriale” si propone: 

  • “l’adeguamento strutturale, finanziario e gestionale, in modo integrato, di tutti e tre i pilastri con una visione sistemica al momento mancante”;
  • “investimenti sull’assistenza residenziale e domiciliare per la popolazione fragile, anziani, non autosufficienti o con disabilità e su nuovi modelli di Farmacie di comunità”.

Riguardo alla  Integrazione tra sanitario e sociale + Europa propone:

  • “l’unificazione, rafforzamento e integrazione della rete di servizi sociali e sanitari tramite una riforma del sistema che preveda un’unica catena di comando”;

 

Impegno civico

Nel programma di Impegno civico è assente un riferimento esplicito alla non autosufficienza. Più complessivamente sul tema della  salute è dedicato il paragrafo “Più sviluppo più diritto alla salute” dove si propone di: “sviluppare i servizi sanitari di prossimità e prevenzione, investire su nuove risorse e soprattutto sulla ricerca, che è stata essenziale per produrre il vaccino anti Covid. Per una sanità pubblica efficiente occorre incoraggiare lo sviluppo di un mercato dei servizi sanitari di prossimità sui territori, che sia destinato a integrare il Servizio sanitario nazionale e la medicina di base e ambulatoriale”.

 

Movimento 5 Stelle

I riferimenti al tema degli anziani e della non autosufficienza sono presenti nel paragrafo “Dalla parte di tutti: nessuno escluso” dove si propone: 

  • “potenziare gli strumenti per i percorsi di vita indipendente delle persone con disabilità e non autosufficienti;
  • “definizione e potenziamento delle tutele per i caregiver”;
  • “silver cohousing” e socio bonus per creare condizioni di vita migliore per gli anziani.

 

Azione Italia viva

Il programma non dedica uno specifico spazio al tema della non autosufficienza.

Nella scheda sulla sanità propone: investimenti sull’assistenza residenziale e domiciliare per la popolazione fragile. In particolare ritiene necessari investimenti in edilizia sanitaria/abitativa per superare la logica della istituzionalizzazione, con modelli abitativi per la popolazione anziana che integrino assistenza sociale e sanitaria.

Il tema degli anziani è affrontato nella scheda “Welfare e terzo settore” dove propone di:

  • “istituire presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri il “Dipartimento per la Terza Età”;
  • istituire la figura di “Garante dei Diritti della Terza Età”;
  • definire Linee Guida Nazionali per i Centri Sociali per Anziani;

 

Fratelli d’Italia

Nel programma il tema della non autosufficienza non viene affrontato in modo specifico. Al tema sono riconducibili alcuni riferimenti nelle diverse schede.

  • Nella scheda “sostegno alla natalità e alla famiglia” si propone “l’aumento della quota deducibile dalle tasse per le spese sostenute dalle famiglie per l’impiego di badanti per persone non autosufficienti.
  • Nella scheda “Per un vero Stato sociale che non dimentichi nessuno” si propone: l’abbattimento delle barriere; il completamento della regolamentazione del “caregiver familiare. Sostegno agli enti del Terzo settore, in particolare quelli impegnati nell’assistenza a persone in difficoltà economica e abitativa.
  • Nella scheda sul “diritto a una vecchiaia serena “ si propone: sostegno ai Comuni per la realizzazione di nuovi centri sociali. Incentivare attività di housing sociale di coabitazione tra over 65 e la coabitazione intergenerazionale.
  • Nella scheda “sulla sanità” si propone di: incentivare la diffusione e lo sviluppo della telemedicina, delle cure domiciliari e dei presidi territoriali nelle aree interne a scarsa densità abitativa.

 

Forza Italia

Le proposte di Forza Italia per la non autosufficienza sono:

  • Rafforzamento delle tutele per i caregiver.
  • Agevolazioni per l’accesso alle RSA.
  • Istituzione del Ministero della terza età e del Garante dei diritti per la terza età.
  • Dalla parte dei disabili per bandire la segregazione, combattere l’abbandono, dare concretezza all’uguaglianza delle opportunità e all’inclusione sociale e sostenere i Comuni nell’abbattimento delle barriere architettoniche.

Per la salute propone:

  • Revisione dei LEA – livelli essenziali di assistenza.
  • Miglioramento dei percorsi di presa in carico del paziente nella fase acuta, nei percorsi di riabilitazione, nell’assistenza domiciliare e nella gestione della cronicità.
  • Potenziamento della medicina territoriale e di prossimità e implementazione della farmacia dei servizi per l’ottimizzazione della presa in carico delle cronicità e il controllo sull’aderenza alle terapie.

 

Lega

Nel programma per la non autosufficienza la Lega propone di implementare il piano nazionale triennale per la non autosufficienza, attraverso maggiori risorse:

  • integrando nel piano l’obiettivo di realizzazione di un fondo unico nazionale che attraverso il budget di progetto;
  • maggiore controllo e monitoraggio del livello di servizi erogati;
  • linee guida per pensare ad una riforma dei Centri diurni.

Per le RSA propone di:

  • definire nuovi standard organizzativi e strutturali;
  • adottare un sistema univoco nazionale di classificazione e valutazione multidimensionale dei bisogni delle persone assistite, coerente per i diversi livelli assistenziali residenziale, semi-residenziale e domiciliare;
  • Infine la Lega propone l’Istituzione Ministero della Terza Età.

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Giusy Colmo. Responsabile Ufficio Stampa Auser Nazionale
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