#Rassegna stampa

Avvenire Vita Nuova – Pnnr e welfare: il ruolo del Terzo settore

Intervista alla Portavoce Vanessa Pallucchi su Avvenire Vita Nuova del 26/02/2023: 

Pnnr e welfare: il ruolo del Terzo settore

“Con l’arrivo dei fondi europei il Terzo settore può offrire un grande contributo per migliorare le risposte che il nostro Paese è in grado di dare in materia di welfare, perché conosce bene il territorio e i bisogni delle persone più fragili.”

 

Con l arrivo dei fondi europei può offrire un grande contributo, perché conosce bene il territorio e i bisogni delle persone più fragili «Il Terzo settore può offrire un grande contributo per migliorare le risposte che il nostro Paese è in grado didare in materia di welfare. Per questoauspichiamo di portare avanti con il governo un dialogo e un confronto costantisull ideazione delle politiche sociali, oltre che uncoinvolgimento diretto per la lororealizzazione». Lo afferma al Sir Vanessa Pallucchi,portavoce del Forum Terzo settore,commentando la disponibilità del Terzo settoreacollaborare con le istituzioni per «valutare e proporre strumenti adeguati a disegnare un sistema di welfare che migliori leopportunità di inclusione sociale e lavorativa per ciascuno». Sullo sfondo ci sono i fondi del Pnrr, per cui ci si aspetta un grossocontributo al miglioramento del welfare. Dal mondo cattolico le fa eco don MarcoPagniello, direttore di Caritas italiana:«Ilcammino è lungo e richiede disponibilità,nella complementa rità delle competenze e dei ruoli, da parte di tutti i soggetti in campodice –. È l unica strada per fare in modo che le ingenti risorse economiche ne si possano tradurre in un concretomiglioramento delle vite delle tante persone in difficoltà nel nostro Paese». Il Forum Terzo Settore ha recentemente elaborato unManifesto contenente la visione di un nuovo sistema di welfare, non più incentrato sul concetto di “protezione” delle persone ma sul riconoscimento dei loro diritti. «Un modello di welfare più efficacee piùinclusivo ha bisogno di un nuovo modello di governance, che attivi più livelliistituzionali e valorizzi il ruolo primario del Terzosettore. Due tipi di azioni in particolarehanno caratterizzato gli scorsi mesi e ilpresente: spronare e sollecitare lo Stato rispetto a questioni urgenti, cruciali, da assumereeaffrontare in modo organico e so – spiega don Pagniello –. È questo ad esempio il caso della pressione che uncorposo gruppo di organizzazioni dicittadinanza, associazioni di familiari e di operatori del settore ha fatto nel 2021 per far introdurre nella versione Draghi del Pnrr la riforma complessiva dellaassistenza agli anziani nonautosufficienti», oggi diventata legge. Il secondo filone ha a che fare con laparticolare competenza che le Caritas hannoaccumulato sui territori negli anni e su cui possono contare oggi:«Una conoscenzacapillare del territorio e dei suoi bisogni che deriva dal contatto giornaliero e profondo con le persone in difficoltà, a cui si unisce la realizzazione di risposte anche inconnessione e sinergia con tutti i soggetti locali», precisa il direttore di Caritas:«Il Pnrr, inparticolare la missione 5, ma anche altri filoni di progettazione che coinvolgono ilpubblico danno la possibilità finalmente divalorizzaree mettere a sistema le moltepliciabilità dei diversi soggetti che sui territori sioccupano di povertà e disagio». (I.S.)

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