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“Storie inaspettate”: i racconti della Fitel fanno la differenza

Tutto pronto per la Cerimonia di Premiazione di “Storie inaspettate”, il Concorso di narrativa della Federazione Italiana Tempo Libero

Oltre seicento i partecipanti da ogni angolo d’Italia per questa VII edizione di “Storie inaspettate”. Seicento tra donne e uomini, giovani e meno giovani, uniti da una passione: la scrittura.

Compito complesso dunque quest’anno, ma entusiasmante per la Giuria del Concorso nazionale di narrativa per racconti inediti organizzato annualmente dalla Fitel, la Federazione Italiana Tempo Libero.

E alfine si è giunti all’appuntamento conclusivo: la Cerimonia di Premiazione sarà a Roma all’Auditorium AVR di Via Rieti 13, alle ore 15.00 del 14 giugno, giorno in cui 30 anni fa esatti la Fitel veniva battezzata!

Nato per offrire opportunità a quanti fanno della scrittura una passione da coltivare nel tempo libero o a potenziali scrittrici e scrittori un’occasione per esprimere la loro creatività, la partecipazione a “Storie inaspettate” è sempre stata gratuita e prevede premi di tutto rispetto. Per questo la giuria di qualità (scrittrici/scrittori, giornaliste/i, editor, studiose/i) lavora su elaborati inediti e rigorosamente anoniami.

Il tema è sempre stato libero. Per questa ultima edizione è stato istituito anche il Premio della Giuria curato meticolosamente dalla madrina Carmen Pellegrino, scrittrice e storica, dedicato alla “Cultura delle Differenze – Sessismo Razzismo Discriminazione, Genere Diversità Identità”.

Una giuria di qualità – composta da Cecilia Brighi, Barbara Pierro, Maria Delfina Tommasini, Carlo Gnetti, Stefano Morabito e Francesco Neri, che ha anche assicurato l’equità di genere – ha provveduto alla selezione dei 602 racconti ricevuti, una selezione che avviene in modalità rigorosamente anonima, perché alla Fitel interessa sostenere chi non pubblica con case editrici e con contratti editoriali. L’impegno in attività che favoriscono il benessere e la qualità della vita nel tempo libero è l’obiettivo della Federazione. In questo contesto “Storie inaspettate” è un appuntamento che riveste un ruolo fondamentale.

Sarà perché in un racconto ci sono sentimenti, aspirazioni, aspettative, oppure perché un racconto è anche la trasposizione del posto che occupiamo o che vorremmo occupare nel mondo, fatto sta che impiegati di banca, manager aziendali, operatori sanitari, studenti, ricercatori…, hanno risposto al concorso nazionale di narrativa.

E così Fitel sta già lavorando per preparare la prossima edizione di “Storie inaspettate”, perché convinta che riscoprire l’amore per la scrittura, il bisogno di rallentare e soffermarsi a raccogliere pensieri e stimoli, il desiderio di comunicare narrazioni, ricordi, fantasie siano esigenze tanto forti quanto condivise.

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