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Volontariato: la spinta solidale resiste e sfida l’individualismo

servizio civile

“I dati diffusi da Istat nelle scorse ore sul volontariato ci offrono nuove, interessanti chiavi di lettura su un fenomeno che è in grado di raccontare molto del nostro Paese, delle trasformazioni sociali in atto e di una irriducibile spinta alla solidarietà degli italiani che sfida l’indifferenza e l’individualismo, anche trovando nuove vie di espressione per adattarsi ai contesti mutati. Se, da una parte, l’indagine ci conferma il calo del numero dei volontari nell’ultimo decennio, dall’altra, rispetto ai dati diffusi nel 2023 (riferiti al 2021), ci comunica che siamo ora in una fase di stabilizzazione, se non addirittura di timida ripresa dell’impegno volontario”. Lo dichiara Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore commentando i dati Istat sul volontariato in Italia. 

“Elementi come la crescita delle forme di volontariato che tengono insieme gli aiuti diretti e l’impegno nelle organizzazioni, ma anche l’aumento dei volontari nelle attività culturali e assistenziali, evidenziano l’emergere di nuovi bisogni sociali che necessitano di nuove tipologie di risposte. Da questo punto di vista – prosegue Pallucchi -, le organizzazioni sono direttamente chiamate in causa, nel compiere passi avanti nella comprensione di una realtà che cambia e nell’adeguamento ad essa. Senza perdere, ma anzi rafforzando ciò che le contraddistingue: in primis la capacità di costruire una rete sociale, di offrire una cornice di valori condivisi nella quale operare, di favorire l’acquisizione di competenze e, ancora, di porsi come facilitatrici tra il desiderio e l’effettiva possibilità di realizzare azioni concrete di cittadinanza attiva. Questa evoluzione da parte delle organizzazioni è a maggior ragione necessaria per intercettare quel desiderio – che Istat indica in netto aumento – di indirizzare il proprio contributo verso cause collettive, ambientali e civiche piuttosto che verso relazioni dirette. Questo desiderio è il segno che, davanti a un’umanità che mostra sempre più segnali di crisi, si fa più forte la presa di coscienza dell’importanza del bene comune” conclude.

QUI il report Istat.

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