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Le reti del Terzo settore – Terzo Rapporto

A cura della prof.ssa Gaia Peruzzi dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza, il rapporto “Le reti del Terzo settore” fotografa la complessità delle reti del Terzo settore italiano, raccontandole attraverso i numeri e le attività svolte. Giunto alla terza edizione, il documento permette anche un’analisi storica del Terzo settore e una interessante comparazione con gli anni passati. Il rapporto è stato presentato il 15 dicembre 2017, in occasione di “Venti di partecipazione”, i festeggiamenti del 20° anniversario del Forum Terzo Settore. Guarda qui il video.

 

Qui il rapporto: Le reti del Terzo settore – Terzo Rapporto

Qui l’abstract del rapporto: ABSTRACT Le reti del Terzo settore – Terzo Rapporto

Qui le slide con la sintesi dei dati principali: Slides rapporto Forum Le reti del Terzo Settore

Di seguito si riporta la prefazione della portavoce del Forum Nazionale Terzo Settore, Claudia Fiaschi:

“Nel 1955, Luigi Einaudi pubblicò le sue “Prediche inutili”, la prima delle quali era, appunto, “Conoscere per deliberare”. Il suo messaggio è ancora di grande attualità, non solo per l’azione di Governo ma per chiunque si trovi nella responsabilità di dover decidere quale strada percorrere, quali azioni intraprendere: un richiamo a fondare le proprie decisioni su dati di conoscenza, nel caso realizzando apposite ricerche o approfondendo argomenti ancora ignoti. È quello che già alcuni anni fa ha deciso di fare il Forum Nazionale del Terzo Settore. Di fronte ad un fenomeno crescente e alla sua rappresentazione come un semplice “pulviscolo” composto da decine di migliaia di organizzazioni ed anche per meglio conoscere sé stesso, il Forum ha avviato una propria ricerca a partire dagli enti che associa. Nel Primo Rapporto su “Le reti del Terzo settore”, realizzato a partire dal giugno 2009, ne risultava una lettura assai diversa dalla “vulgata”, riscontrando come tale mondo sia attraversato da solide reti che creano rapporti tra le decine di migliaia di enti del Terzo settore sui territori, partecipate da milioni di persone. Ne usciva anche una fotografia assai lusinghiera per il Forum stesso, capace di fare “rete di reti” e di rappresentare circa 1/3 delle realtà censite dall’ISTAT. Già nel Primo Rapporto si segnalava l’esigenza dell’avvio di una “nuova stagione costituente” – rilevando i tanti cambiamenti avvenuti nel tessuto sociale e, di conseguenza, anche nel mondo del Terzo settore – che fosse in grado di farsi carico delle nuove sfide e dei nuovi modelli organizzativi.

Il Secondo Rapporto, realizzato con una indagine avviata nell’ottobre del 2012, portava in ancora maggior risalto il rilevante capitale di relazioni che le reti sono capaci di generare, non solo al proprio interno ma anche con altri enti (di Terzo settore ma non solo). In una fase di grave crisi del Paese, le relazioni infra e intra-organizzative richiamano la trama e l’ordito di un tessuto, tanto più resistente quanto più numerosi sono gli intrecci. Le reti del Terzo settore sembrano dimostrare di essere un attore importante per creare quella coesione sociale così fondamentale per la tenuta e lo sviluppo di qualsiasi società. Con il Terzo Rapporto, il Forum ha voluto fare una fotografia delle reti aderenti cercando di cogliere:

• da un lato, la grande complessità organizzativa (che non può essere semplicisticamente ricondotta a schemi normativi stereotipati);

• dall’altro, ha voluto approfondire la conoscenza circa la qualità della ricchezza di relazioni create dalle reti (in questo riprendendo l’analogo quesito posto dall’ISTAT in sede di recente indagine campionaria sull’intero mondo degli enti non profit).

Una ricerca, questa, che avviene in una fase di passaggio dalle vecchie leggi a quelle introdotte con la nuova riforma. Infatti, finalmente, l’esigenza di apportare ordine e maggiore adeguatezza e chiarezza ha condotto alla approvazione della Legge 106/16 e ai suoi seguenti Decreti Legislativi. In essi, in particolare, viene riconosciuta a pieno titolo l’importanza delle reti del Terzo settore, acquisendo un proprio status giuridico e precisi e importanti ruoli, così come viene riconosciuto il ruolo della organizzazione maggiormente rappresentativa.

Nuove sfide attendono ora le reti, passate nel giro di pochi anni da elemento negletto a attore riconosciuto e protagonista, e il Forum. A fianco della implementazione della riforma, un primo banco di prova sono e saranno gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDGs) approvati dall’ONU nel 2015 e che già vedono impegnati gli enti del Terzo settore. Su questo tema il Forum ha già avviato una apposita ricerca e si rimanda ad essa per scoprire le prime novità”.

Le reti del Terzo settore – Terzo Rapporto

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