SPENDING REVIEW: ACCOLTI IMPORTANTI EMENDAMENTI RICHIESTI DAL TERZO SETTORE, MA SI POTEVA FARE DI PIU’
30 Luglio 2012“Rispetto all’Art. 4 prendiamo favorevolmente atto che si è fatto un notevole passo indietro. Mettere in questione la possibilità, da parte delle pubbliche amministrazioni, di erogare contributi e di procedere a convenzionamenti, avrebbe provocato effetti devastanti sul terzo settore, dalle cooperative per l’inserimento lavorativo a quelle di servizi alla persona, e sulle organizzazioni di volontariato. Basti pensare al numero di servizi essenziali che difficilmente sarebbero stati ancora garantiti. Solo per citare alcuni esempi, il sistema della raccolta e donazione del sangue, quello del 118 o della protezione civile.
Rispetto all’Art. 12, comma 20, che annunciava la chiusura di moltissimi Osservatori e organismi di consultazione, accogliamo con soddisfazione il ripristino dell’Osservatorio del Volontariato, di quello della Promozione Sociale, dell’Osservatorio per l’infanzia e l’adolescenza e del Comitato nazionale di parità. Purtroppo ne verranno chiusi molti altri, il cui costo, nullo in termini economici, è invece molto alto in termini di confronto, partecipazione, costruzione di socialità e di fiducia, dunque di democrazia per il nostro Paese. Tra questi la Consulta nazionale del Servizio civile, uno strumento importante che tutela la formazione di moltissimi giovani.
E’ chiaro che il mancato utilizzo del metodo concertativo ha fatto si che si sbagliasse l’approccio e che si minacciasse di sopprimere alcuni organismi partecipati di grande importanza e valenza sociale. Continueremo quindi a vigilare e a chiedere con forza al governo che vengano garantiti tavoli di confronto affinché venga dato ascolto al nostro mondo e si trovino risposte e risorse soddisfacenti che sostengano tutto il terzo settore, riconoscendone il ruolo nella vita dei cittadini, come pure il suo rappresentare uno spazio fondamentale di partecipazione democratica.”
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