Il Forum sul governo Gentiloni: le nostre priorità
12 Dicembre 2016Dichiarazione del portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore Pietro Barbieri
Roma 12 dicembre 2016 – Salutiamo il nuovo governo Gentiloni, al quale indirizziamo i nostri auguri per riuscire a portare a termine le importanti riforme sociali avviate, dal contrasto alla povertà assoluta per costruire una misura nazionale, alla persone con disabilità e non autosufficienza per realizzare uno specifico piano, al divario culturale dei bambini e dei giovani del nostro Paese e per la Riforma del terzo settore affinché essa liberi davvero le energie dei cittadini e del loro impegno civico.
È sicuramente un segno positivo di continuità sul welfare e sul terzo settore la nuova nomina del Ministro Giuliano Poletti. Nel corso di questi quasi tre anni, e sin dall’inizio del suo mandato come Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, abbiamo avuto la possibilità di percorrere con lui un cammino fatto di confronti e dialogo, trovando un interlocutore attento, sensibile e disponibile all’ascolto delle nostre istanze.
Auspichiamo anche che Tommaso Nannicini possa essere riconfermato alla preziosa posizione che ha ricoperto alla presidenza del Consiglio.
Con costoro abbiamo avuto modo di collaborare proficuamente negli ultimi mesi, in particolare sul contrasto alla povertà assoluta e al Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Auspicando quindi una collaborazione anche per il futuro, rimettiamo all’attenzione alcune priorità che per noi non dovranno venire meno in questo delicato passaggio di competenze. Dalle politiche di welfare al Piano per il contrasto alla povertà e all’esclusione sociale che, come confermato dagli ultimi dati dell’Istat, diventa sempre più un’emergenza nazionale, all’urgenza di portare a termine la proposta avanzata dall’Alleanza contro la povertà in Italia, che ci vede tra i promotori, sull’introduzione del Reis, il Reddito d’inclusione sociale per tutti i poveri assoluti, che sia accompagnato da un percorso di reinserimento socio-lavorativo con adeguati servizi alla persona. Senza dimenticare evidentemente il lavoro fatto fino ad oggi sulla Riforma del Terzo Settore, ancora in attesa della maggior parte dei decreti attuativi. Vogliamo sottolineare la necessità di una forte motivazione e di tempi ragionevoli per portare a termine il lavoro intrapreso.