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Terzo settore, Forum: “Le nuove linee guida per lavorare con la PA rappresentano un concreto passo avanti”

Roma 1 aprile 2021 – Le linee guida per i rapporti con la Pubblica amministrazione sono un passaggio fondamentale per la valorizzazione del Terzo settore: adesso si può collaborare al meglio con le istituzioni pubbliche”. Lo afferma Claudia Fiaschi, portavoce del Forum nazionale del Terzo settore, esprimendo soddisfazione per la firma del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando sul decreto di adozione delle linee guida sul rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo settore, a seguito dell’intesa sancita nell’ultima seduta della Conferenza unificata.

Le linee guida contenute nel decreto declinano i percorsi amministrativi che la PP.AA. dovrà seguire per rendere operative le attività di co-programmazione e co-progettazione, gli strumenti di accreditamento e le convenzioni. “È un chiaro passo avanti – sostiene la portavoce del Forumrispetto alla legge Turco che prevedeva questa possibilità, ma solo nell’ambito dei servizi sociali, e solo per progetti innovativi. Adesso invece, con queste linee guida, le prassi collaborative diventano la modalità normale, e non più eccezionale, di rapporto tra gli enti di Terzo settore e tutte le amministrazioni pubbliche. È uno degli effetti più importanti della riforma ed è l’inizio di una relazione basata sul principio dell’amministrazione condivisa, come affermato dalla Corte Costituzionale”.

Il Forum valuta positivamente l’orientamento espresso dal Ministero del Lavoro sull’utilizzo degli strumenti collaborativi per attuare le iniziative per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e definire la nuova programmazione dei fondi strutturali europei. “Apprezziamo molto – ha dichiarato Fiaschiche il Ministro abbia riconosciuto ancora una volta l’importanza dell’attività svolta dal Terzo settore, e che abbia annunciato anche per le prossime settimane provvedimenti per il suo sostegno”.

 


APPROFONDIMENTI: 

  • TESTO DEL decreto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 72 del 31 marzo 2021
  • APPROFONDIMENTO A CURA DI LUCA GORI che, per conto del Forum, ha partecipato ai lavori di stesura del testo
  • Comunicato stampa del Ministero del Lavoro dove viene sottolineato che il provvedimento è particolarmente significativo sotto un duplice profilo, metodologico e sostanziale.Riguardo all’aspetto metodologico, esso rappresenta il punto di arrivo di un percorso di proficua collaborazione sviluppatosi tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Regioni, Enti locali e Terzo settore, attraverso la costituzione di un gruppo di lavoro dedicato al tema. Il gruppo di lavoro è stato composto, oltre che dal direttore generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese del Ministero, dai rappresentanti espressi dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (dr.ssa Tiziana Biolghini – Regione Lazio; dr.ssa Maria Luisa Gallinotti – Regione Liguria; dr. Stefano Lomi – Regione Toscana; dr.ssa Monica Raciti – Regione Emilia-Romagna; dr.ssa Federica Sartori – Provincia autonoma di Trento); ANCI (avv. Luciano Gallo e dr.ssa Chiara Poli); Forum nazionale del Terzo settore, quale associazione di enti del Terzo settore maggiormente rappresentativa sul territorio nazionale (dr. Luca Gori, docente presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa).

    Sotto l’aspetto contenutistico, il decreto intende offrire un quadro condiviso di analisi degli istituti introdotti dal  Codice del Terzo settore, previsti dal Titolo VII (Dei rapporti con gli enti pubblici), allo scopo di un utile supporto alle pubbliche amministrazioni nella concreta applicazione degli articoli 55, 56 e 57 del Codice.

    Esso tiene conto dell’importante sentenza della Corte costituzionale n. 131/2020, la quale ha ravvisato nell’articolo 55 del Codice “una delle più significative attuazioni del principio di sussidiarietà orizzontale valorizzato dall’art. 118, quarto comma, Cost.”, un originale canale di “amministrazione condivisa”, alternativo a quello del profitto e del mercato, scandito “per la prima volta in termini generali (come) una vera e propria procedimentalizzazione dell’azione sussidiaria”. Agli “enti del Terzo settore, al fine di rendere più efficace l’azione amministrativa nei settori di attività di interesse generale definiti dal Codice è riconosciuta una specifica attitudine a partecipare insieme ai soggetti pubblici alla realizzazione dell’interesse generale”. Tale posizione  peculiare degli enti del Terzo settore nel rapporto con la P.A. si fonda sulla loro qualificazione “come un insieme limitato di soggetti giuridici dotati di caratteri specifici” (art. 4 del Codice), rivolti a “perseguire il bene comune” (art. 1), a svolgere “attività di interesse generale” (art. 5), senza perseguire finalità lucrative soggettive (art. 8), sottoposti a un sistema pubblicistico di registrazione (art. 11) e a rigorosi controlli (articoli da 90 a 97).

    Le linee guida danno altresì conto delle modifiche al codice dei contratti pubblici apportate con il D.L. n. 76/2020, convertito nella Legge n. 120/2020, finalizzate a un miglior coordinamento con il Codice del Terzo settore.

 

 

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