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Agenda dei lavori delle istituzioni europee 24 gennaio – 6 febbraio 2022 – N° 24

Alcuni atti di possibile interesse per il Terzo settore dal monitoraggio delle attività del Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea e dalle altre Istituzioni europee


Parlamento europeo

Sessione plenaria 

La prossima seduta è convocata il 27 gennaio 2022 a Bruxelles.

L’ordine del giorno è consultabile al link: SYN_POJ_February_STRa_en.pdf (europa.eu)

 

Tra gli atti in calendario:

Uno statuto per le associazioni transfrontaliere europee e le organizzazioni non-profit 

Dati generali
Procedura: 2020/2026(INL)

Relatore: Sergey LAGODINSKY (Verdi – Germania)

Relatore ombra italiano: Raffaele STANCANELLI (Fratelli di Italia)

Lavori parlamentari
L’atto è stato assegnato il 13 febbraio 2020 all’esame della “Commissione affari legali” ed è previsto il parere della “Commissione per l’occupazione e gli affari sociali” (EMPL), il cui relatore per la Commissione Elena LIZZI (Lega – Italia) è stato nominato il 23 aprile 2021, e della “Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni” (LIBE), che già lo ha reso il 18 maggio 2020.

Il 15 settembre 2021 il relatore della “Commissione affari legali” ha presentato la proposta di risoluzione del PE alla Commissione.

Il 9 dicembre 2021 il testo è stato votato in Commissione.

La Commissione EMPL ha deciso di non esprimere il parere.

Il 19 gennaio 2022 la relazione della Commissione è stata presentata in Aula.

Contenuti
La proposta mira a raccogliere in un corpus unitario e completo regole comuni per la costituzione, l’organizzazione e lo scioglimento delle organizzazioni senza scopo di lucro, così superando il mosaico delle previsioni nazionali attraverso uno standard normativo europeo uniforme e certo.

 

Commissioni parlamentari

Commissione per l’occupazione e gli affari sociali (EMPL)

La prossima seduta è convocata il 24 gennaio 2022.

Tra gli atti in calendario nei ultimi lavori della Commissione si segnala:

Piano d’azione europeo per l’economia sociale 

Dati generali
Procedura: 2021/2179 (INI)

Relatore: Jordi CANAS(Partido de la Ciudadanía – Spagna)

Lavori parlamentari
L’atto è stato assegnato il 7 ottobre 2021 alla “Commissione per l’occupazione e gli affari sociali” (EMPL). Il relatore è stato nominato il 20 ottobre 2021.

È previsto il parere della “Commissione per lo sviluppo regionale”.

Contenuti
Il 1 dicembre 2019 il presidente della Commissione europea ha incaricato il Commissario per l’occupazione e i diritti sociali di elaborare un “Piano d’azione europeo per l’economia sociale” (da pubblicare nel quarto trimestre 2021), per rafforzare gli investimenti sociali, sostenere gli attori dell’economia sociale e le imprese sociali, per avviare, aumentare, innovare e creare posti di lavoro.

Il percorso per l’adozione del Piano è stato sin qui segnato da diverse tappe.

Dal 1 marzo al 26 aprile 2021 si è svolta una consultazione pubblica sulla proposta del Piano: sono state raccolte 133 risposte da parte di cittadini ed entità di Paesi UE e non UE, di diversa natura fra cui le organizzazioni cooperative e dell’economia sociale europee, attori dei vari settori dell’economia sociale, ONG e rappresentanti istituzionali a tutti i livelli, nazionali, regionali, locali.

Il 7 maggio 2021, in occasione del Porto Social Summit, i capi di Stato e di Governo hanno adottato la Dichiarazione di Porto, nella quale si sottolinea l’importanza di seguire l’attuazione degli obiettivi del Pilastro europeo dei diritti sociali entro il 2030 e il ruolo chiave delle imprese sociali per creare posti di lavoro di qualità e migliorare la qualità di quelli esistenti.

Il 26 e 27 maggio 2021 si è svolto il Vertice europeo dell’Economia sociale, organizzato dalla Commissione europea e dalla città di Mannheim in collaborazione con Social Economy Europe, le organizzazioni ad essa aderenti e un gran numero di organizzazioni dell’economia sociale, imprese, centri di ricerca e università.

Il 1 luglio 2021 il Comitato europeo delle regioni ha approvato all’unanimità il proprio parere sul Piano d’azione per l’economia sociale.

Il 13 luglio 2021, nella riunione ministeriale del “Comitato di monitoraggio della Dichiarazione di Lussemburgo sull’Economia Sociale”, presieduto dal Portogallo, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano ha accettato formalmente di assumerne la guida, a nome dell’Italia, nel 2022.

 

Consiglio dell’Unione europea

Si segnala in particolare:

Formazioni del Consiglio:

Consiglio “Occupazione, politica sociale, salute e consumatori”

Prossime sessioni:

9 e 14 febbraio 2022

Consiglio “Istruzione, gioventù, cultura e sport”

Prossime sessioni:

26 gennaio 2022

Consiglio “Giustizia e affari interni”

Prossime sessioni:

3 febbraio 2022

Consiglio “Ambiente”

Non sono previste sessioni.

Organi preparatori:

Comitato per la protezione sociale

Non sono previste sessioni.

Gruppo “Questioni sociali”

     Prossime sessioni:

     26 e 28 gennaio 2022

Gruppo “Gioventù”

Prossime sessioni:

2 febbraio 2022

Gruppo “Asilo”

Prossime sessioni:

7 febbraio 2022

Gruppo “Ambiente”

Prossime sessioni:

24-27 gennaio 2022


Comitato economico e sociale europeo (CESE)

Sessione plenaria

Non sono previste sessioni.

Sezioni

Sezione “Occupazione, affari sociali e cittadinanza” (SOC)

Prossime sessioni:

10 febbraio 2022


Notizie dall’Unione europea

Piano d’azione europeo per l’economia sociale

Il 9 dicembre 2021 la Commissione europea ha presentato il Piano d’azione europeo per l’economia sociale volto a sviluppare il potenziale di crescita di imprese sociali, cooperative, fondazioni e associazioni non profit e aumentarne il contributo alle transizioni verde e digitale.

Il Piano prende le mosse dall’iniziativa della Commissione per l’imprenditoria sociale “Costruire un ecosistema per promuovere le imprese sociali al centro dell’economia e dell’innovazione sociale” del 2011 ed è il risultato di un ampio processo di consultazione con i cittadini e i portatori di interessi.

Il Piano è accompagnato da due documenti operativi allegati. In particolare, il primo fornisce un’analisi delle possibilità e delle opportunità per l’economia sociale in Europa, il secondo delinea scenari per la transizione ecologica e digitale dell’ecosistema economico.

Il Piano comprende 38 azioni concrete da realizzare tra il 2021 e il 2030 e interviene in tre settori specifici:

  1. Creare le giuste condizioni per il successo dell’economia sociale

Il quadro politico e giuridico è fondamentale per creare il contesto idoneo per il successo dell’economia sociale. Rientrano in questo ambito la fiscalità, gli appalti pubblici e la disciplina degli aiuti di Stato, che devono essere adattati alle esigenze dell’economia sociale.

Per affrontare questi aspetti, nel 2023 la Commissione proporrà una raccomandazione del Consiglio sullo sviluppo delle condizioni quadro dell’economia sociale. Pubblicherà altresì orientamenti per gli Stati membri sui quadri fiscali per le organizzazioni dell’economia sociale e agevolerà l’accesso agli orientamenti in materia di aiuti di Stato.

Il Piano mira inoltre a migliorare le buone pratiche in materia di appalti pubblici socialmente responsabili e a promuovere l’economia sociale oltre i confini dell’UE.

  1. Offrire alle organizzazioni dell’economia sociale opportunità per avviare ed espandere le loro attività

I soggetti dell’economia sociale dovrebbero beneficiare del sostegno allo sviluppo delle imprese per l’avvio e l’espansione delle loro attività nonché per la riqualifica e l’aggiornamento delle competenze dei loro lavoratori. Per il periodo 2021-2027, la Commissione intende aumentare il proprio sostegno oltre i 2,5 miliardi di € stimati destinati in precedenza all’economia sociale (2014-2020).

Tra le altre azioni, nel 2023 la Commissione inaugurerà un nuovo portale dell’UE per l’economia sociale per permettere agli attori dell’economia sociale di trovare in un unico luogo tutte le informazioni di cui hanno bisogno circa i finanziamenti, le politiche, la formazione e le iniziative dell’UE. Nel 2022 lancerà inoltre nuovi prodotti finanziari nell’ambito del programma InvestEU e migliorerà l’accesso ai finanziamenti. Nello stesso anno la Commissione istituirà anche un Centro europeo di competenza per l’innovazione sociale.

  1. Garantire il riconoscimento dell’economia sociale e del suo potenziale

Il Piano mira a rendere l’economia sociale più visibile e a migliorare il riconoscimento del suo lavoro e del suo potenziale. La Commissione svolgerà attività di comunicazione volte a sottolineare il ruolo e le specificità dell’economia sociale e avvierà uno studio inteso a raccogliere dati qualitativi e quantitativi per comprendere meglio l’economia sociale in tutta l’UE. Tra le molte altre iniziative, organizzerà anche corsi di formazione per i funzionari pubblici su vari argomenti attinenti all’economia sociale e promuoverà l’economia sociale a livello regionale e locale favorendo gli scambi transfrontalieri.

Con il Piano la Commissione avvia inoltre un “percorso di transizione” per sostenere le transizioni verde e digitale dell’economia sociale portando avanti un dialogo con le autorità pubbliche e le parti interessate. La Commissione desidera raccogliere le opinioni del pubblico sul percorso di transizione attraverso un’indagine UE aperta fino al 28 febbraio 2022.

La Commissione europea ha organizzato per il 16 dicembre 2021 un evento di lancio del Piano. L’evento, che si svolgerà in formato ibrido, ovvero in presenza e online da Bruxelles, costituirà l’occasione per presentare il Piano appena pubblicato e discutere delle opportunità che questo offre per favorire il successo e la crescita dell’economia sociale europea e delle realtà attive in questo ambito.

Questo il link per iscriversi all’evento: Evento di lancio del piano d’azione per l’economia sociale – Occupazione, affari sociali e inclusione – Commissione europea (europa.eu)

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