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Uneba- “Nel “nuovo” PNRR più attenzione al non profit sociosanitario dedito ad anziani e disabili”

Uneba scrive una lettera al presidente Meloni e al Governo “Investire sul sociosanitario del Terzo Settore, che partecipa a pieno titolo nel SSN , significa dare le risposte di cui hanno bisogno e cui hanno diritto i milioni di anziani e soggetti fragili dell’Italia di oggi, destinati ad aumentare ancora nell’Italia di domani”.

Lettera aperta dell’organizzazione che rappresenta il sociosanitario nel Terzo Settore

LEGGI LA LETTERA UNEBA SUL PNRR A MELONI SCHILLACI FITTO BELLUCCI GENTILONI FEDRIGA

ROMA, 6 APRILE – Più attenzione al non profit del sociosanitario nella revisione in corso del PNRR. Perché fondazioni, associazioni, onlus sono colonne portanti del welfare in Italia, e ogni giorno si prendono cura di centinaia di migliaia di uomini e donne anziani, non autosufficienti, disabili, fragili. E perché per il principio di sussidiarietà sancito dalla Costituzione e ribadito dalla Consulta gli enti non profit sono legittimati quanto gli enti pubblici.

E’ la richiesta di Uneba, che con i suoi 1000 associati è la voce degli enti del Terzo Settore di Rsa, centri diurni, comunità alloggio, assistenza domiciliare, e in particolare del non profit di radici cristiane.
Uneba ha scritto una lettera aperta alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al Ministro della salute Orazio Schillaci, al Ministro per il PNRR Raffaele Fitto, al Viceministro alle politiche sociali Maria Teresa Bellucci, al Commissario europeo Paolo Gentiloni, al Presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga.

“Vi sollecitiamo – scrive Uneba ai rappresentanti delle istituzioni – ad intervenire (…) perché la revisione in corso dei progetti finanziati dal PNRR, e in particolare dalla Missione 6 Salute, porti una maggiore attenzione agli enti non profit del settore sociosanitario, con scelte conseguenti nell’attribuzione delle risorse. (…) Investire sul sociosanitario del Terzo Settore, che partecipa a pieno titolo nel SSN , significa dare le risposte di cui hanno bisogno e cui hanno diritto i milioni di anziani e soggetti fragili dell’Italia di oggi, destinati ad aumentare ancora nell’Italia di domani”.

Ma per quali interventi, in particolare, Uneba chiede al Governo maggiore attenzione?

“Le prime priorità per i nuovi investimenti – scrive Uneba-, a nostro giudizio, sono: oltre allo sviluppo dell’assistenza domiciliare, il rafforzamento e l’evoluzione dei servizi a ciclo diurno e residenziale (trascurati dal PNRR), e gli interventi per rimediare alla carenza di medici, infermieri e operatori sociosanitari”.

A firmare la lettera aperta per Uneba, oltre al presidente nazionale Franco Massi, sono tutti i componenti del Comitato esecutivo e tutti i presidenti regionali: Giuseppe Grigoni (Uneba Liguria), Amedeo Prevete (Uneba Piemonte), Luca Degani e Marco Petrillo (Uneba Lombardia), Francesco Facci e Fabio Toso (Uneba Veneto), Matteo Sabini (Uneba Friuli Venezia Giulia), Fabio Cavicchi (Uneba Emilia Romagna), Andrea Blandi (Uneba Toscana), Alessandro Baccelli (Uneba Lazio), Giovanni Di Bari (Uneba Marche), Giancarlo Maurandi (Uneba Sardegna),don Pino Venerito (Uneba Campania), Pierangelo Pugliese e Giuseppe Guaricci (Uneba Puglia), Ferdinando Scorza (Uneba Calabria), Santo Nicosia (Uneba Sicilia).

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