Assemblea Generale AVIS, donatori e donazioni superano i livelli pre-Covid
30 Maggio 2025
A Brescia sono stati presentati i dati relativi all’attività dello scorso anno, che conferma il trend positivo. Il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola: «Un’associazione in costante crescita che ha dimostrato che solo uniti si possono superare le difficoltà. Il modo migliore per prepararsi a vincere le sfide del prossimo futuro».
È un’AVIS che continua a crescere. Questo il messaggio lanciato dal Brixia Forum di Brescia dove, domenica 25 maggio, si è conclusa la 91ª Assemblea Generale.
Una tre giorni di lavori che ha confermato il trend positivo in merito a donazioni e donatori che sono ampiamente tornate al di sopra dei livelli pre-Covid.
Al 31 dicembre 2024 sono 1.311.775 i soci avisini, un numero superiore non solo al 2020, anno in cui è scoppiata l’emergenza pandemica, ma addirittura al 2019. Stesso discorso per le donazioni che hanno ampiamente tagliato il traguardo dei 2 milioni (per la precisione 2.014.044).
Proprio su questo tema una menzione particolare la meritano le raccolte effettuate mediante la plasmaferesi che, nel 2024, sono state 322.157. Qui la crescita nel corso degli ultimi anni è stata esponenziale, arrivando a superare di quasi 60mila le procedure del 2019, quando si fermarono a 264.090. Si tratta di un risultato perfettamente in linea con la media nazionale globale che, sempre nel 2024, aveva già fatto registrare un record per la quantità di plasma conferito al frazionamento industriale (oltre 900mila chili).
Un tema sottolineato anche dal presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola: «Questi risultati parlano di un’associazione sempre più coesa e attenta alle esigenze del settore trasfusionale e del Paese in generale. Oggi più che mai possiamo ribadire con certezza che il nostro modello associativo rappresenta un faro e un esempio di come la generosità possa generare benessere collettivo. Tuttavia, abbassare la guardia non è possibile: diverse sono, infatti, le sfide che ancora ci attendono e che, insieme, possiamo vincere. Questi risultati e il recente passato, con il nostro modo di affrontare l’emergenza generata dalla pandemia, ce lo insegnano. Il primo obiettivo che siamo chiamati a centrare è il raggiungimento dell’autosufficienza di farmaci plasmaderivati, mentre il secondo è l’incremento dei donatori più giovani: soprattutto quest’ultimo rappresenta l’unica via per favorire quel ricambio generazionale sempre più necessario in una società come la nostra che presenta un incessante processo di invecchiamento demografico».
A questo link è possibile consultare i dati su donatori e donazioni di AVIS nel 2024.
La terza giornata di Assemblea si è aperta con la tavola rotonda “Il dono che include”, che ha puntato l’attenzione sul tema della donazione dei cittadini di origine straniera e il loro coinvolgimento nella vita associativa di AVIS.
A spiegare la correlazione tra nuovi cittadini e gesti di solidarietà sono state Alice Simonetti, componente dell’Esecutivo di AVIS Nazionale e referente per le politiche internazionali, Chiara Agostini, ricercatrice di “Percorsi di secondo welfare”, e Francesca Pozzi, Collaboratrice CIRMiB – Centro di Iniziative e Ricerche sulle Migrazioni Brescia. Una preziosa occasione per comprendere in che modo AVIS possa favorire l’integrazione e l’accoglienza, ma anche per analizzare le sfide che istituzioni e Terzo settore si trovano a dover affrontare in questo delicato momento storico caratterizzato da forte instabilità internazionale sul piano politico, economico e sociale.
Al termine della tavola rotonda è stato proiettato un video dedicato alla FrancigenAVIS, il cammino della solidarietà che si snoda lungo diversi percorsi naturalistici e ricchi di spiritualità e che quest’anno è giunto alla sua terza edizione.
Dopo le repliche del presidente Briola, uno show musicale a cura della Rusty Brass Band ha intrattenuto il pubblico, concludendo così, in modo spettacolare, la 91ª Assemblea generale di AVIS.