“È francamente incomprensibile il motivo per cui le attività di somministrazione di alimenti e bevande, effettuate nel rigoroso rispetto delle norme di sicurezza, siano autorizzate per i bar dei pubblici esercizi e vengano invece vietate per le associazioni. Una insopportabile discriminazione per il Terzo settore, oggi allo stremo delle sue forze.” dichiara la Portavoce Fiaschi.