La legge delega di riforma approvata in Consiglio dei ministri va nella direzione giusta: garantire dignità e qualità della vita ad anziani e non autosufficienti, promuovere l’invecchiamento attivo, creare una rete nazionale di servizi, domiciliari e non, sociali e socio-sanitari. Una riforma del genere, però, avrebbe avuto bisogno di risorse ben maggiori.